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FERMI TUTTI! PORTA A PORTA, SPECIALE 20 ANNI: BRUNO VESPA FESTEGGIA IN PRIME TIME CON RENZI E BERLUSCONI?

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Porta a Porta speciale 20 anni

Il più longevo talk show del servizio pubblico festeggia vent’anni. Porta a Porta spegne le candeline e si fa pure la festa: per l’occasione, questa sera – mercoledì 17 febbraio – il programma di Rai1 condotto da Bruno Vespa sarà in onda con uno speciale di prima serata. Alla puntata celebrativa parteciperanno leader politici (occhio al colpaccio), personaggi dello spettacolo, della cultura e della musica. E ci saranno solo i più rappresentativi: impossibile, infatti, radunare tutti gli ospiti che in queste due decadi sono passati per ‘la terza Camera’ presieduta dal dottor Vespa.

Quella in onda oggi sarà una serata di intrattenimento e in studio ci sarà anche un’orchestra dal vivo diretta dal maestro Leonardo De Amicis. Ma non solo. Per il ventennale del suo programma, infatti, ci risulta che Bruno Vespa avrebbe in serbo un colpaccio: si sta infatti trattando fino all’ultimo per avere Matteo Renzi e Silvio Berlusconi ospiti. Inutile dire che il conduttore è già pronto ad accoglierli.

Tra gli ospiti che si susseguiranno nel corso della puntata ci saranno Milly Carlucci, Carlo Conti, reduce dal successo del Festival di Sanremo, Fabrizio Frizzi, Antonella Clerici, Nino Frassica. Ma anche cantanti popolari come Al Bano, Peppino di Capri, Francesca Michielin, seconda a Sanremo, i ragazzi de Il Volo – grande scoperta tenuta a battesimo proprio da Bruno Vespa – e il maestro Giovanni Allevi.

Era il 22 gennaio del 1996 quando Porta a Porta si affacciò per la prima volta nelle case degli italiani, con un debutto in seconda serata sulla rete ammiraglia Rai. Ad inaugurare il talk show fu Romano Prodi, allora candidato alla Presidenza del Consiglio nelle elezioni politiche che lo avrebbero visto vincitore. Il giorno successivo, Bruno Vespa ospitò Massimo D’Alema e Gianfranco Fini. Si apriva così una lunga rassegna di puntate che avrebbero reso il salotto di Rai1 un riferimento per il dibattito politico in Italia.

Tanti gli episodi che costellano la lunga storia del programma. Tra tutti, il più significativo – e più volte ricordato dallo stesso Vespa – ci sembra la telefonata che Papa Giovanni Paolo II fece in diretta durante uno speciale dedicato al ventesimo anno del suo pontificato. A Porta a Porta sono passati Presidenti del Consiglio (da Andreotti a Renzi), ma anche icone dello spettacolo e del costume. E, di recente, la trasmissione ha introdotto una formula che condensa più argomenti nella stessa puntata: si comincia a parlare di diete e si finisce con la riforma del Senato, ad esempio.

Porta a Porta, a modo suo, si è adattata alle nuove necessità televisive senza però cambiare il proprio stile. Se il programma è in onda da vent’anni, un segreto ci sarà.


LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (15-20/02/2016). PROMOSSO BEPPE FIORELLO, BOCCIATI VITA IN DIRETTA E LA RAI CHE LASCIA ANDARE LA LITTIZZETTO

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Valeria Marini

Promossi

9 a Beppe Fiorello. Per il pubblico di Rai1 ormai è un’istituzione, tale da risultare credibile malgrado di anno in anno sia sempre alle prese con un personaggio realmente esistito da interpretare. Anche Io Non Mi Arrendo, miniserie che affrontava il tema della terra dei fuochi, è stato un successo. Quando si metterà in gioco con una commedia?

8 ai 20 anni di Porta a Porta. Può piacere o meno, ma Bruno Vespa è entrato nella storia della tv con un talk show che racconta e ha raccontato il costume e la politica degli italiani. Non ha entusiasmato lo speciale celebrativo; accanto alla solita carrellata dei personaggi amici, avremmo invitato personalità che per la prima volta calcavano quel palco. Un modo per proiettarsi nel futuro – trattandosi di un programma d’attualità – e non guardare solamente al passato.

7 di incoraggiamento alla nuova squadra di direttori (Andrea Fabiano a Rai1, Ilaria Dallatana a Rai2, Daria Bignardi a Rai3, Angelo Teodoli a Rai4). Poteva andarci decisamente peggio, l’unica incognita è quella della Bignardi, pur rappresentando un nome interessante. Spiazza anche vedere il più tradizionale Angelo Teodoli a Rai4 quando il suo buon lavoro poteva fruttargli una riconferma o una promozione. Ma le logiche Rai, si sa, vanno spesso in direzioni differenti.

6 alle dichiarazioni di Raffaella Carrà sui difetti di The Voice. Parole sante ma dalla regina delle soubrette, rientrata nel cast dopo il flop di Forte Forte Forte, ci saremmo aspettati un ritorno più sommesso. Inoltre avrebbe avuto tutto il peso per imporsi e aiutare il formato a limare i punti deboli.

Bocciati

5 al siparietto cult trash della settimana che vede protagonista Valeria Marini. Nella serata speciale per festeggiare Porta a Porta la giunonica bambola esce da una torta intonando (o per meglio dire stonando) “eppi bordei”.

4 a Pamela Prati. La showgirl made in Bagaglino dice “no” per l’ennesima volta all’Isola dei Famosi, dopo un annuncio ufficiale. Il motivo sembra essere ancora una volta la sua paura del volo, che non è certo una novità.

3 alle dichiarazioni di Morgan su Maria De Filippi. Il cantante, che ha avuto molto (sin troppo) da ridire negli ultimi anni sulla signora di Canale 5, fa sapere ad Alba Parietti (intervistatrice per Chi) che non ha nulla contro di lei e che andrebbe volentieri a cantare in un suo programma. Solo gli stolti non cambiano mai idea o pecunia non olet?

2 al servizio de La Vita In Diretta dello scorso 23 febbraio sulle donne a Sanremo. Nella clip si parla di Loretta Goggi, Edwige Fenech, Raffaella Carrà, Antonella Clerici e Luciana Littizzetto… Nessuna parola (nemmeno rientrati in studio) per Simona Ventura, che ha condotto da sola nel 2005 la kermesse. Che si tratti di politica o gossip, se si parla di un programma giornalistico – del servizio pubblico per giunta – non ci dovrebbero essere nè dimenticanze o, peggio ancora, omissioni dettate da vecchi rancori.

1 alla Rai che non riesce ad impedire che Luciana Littizzetto vada ad impreziosire il sabato sera della concorrenza. Viale Mazzini paga lautamente la comica, senza assicurarsi nè un’esclusiva nè una sorta di fair play o magari altre ospitate. In più, paradosso dei paradossi, Lucianina ha mandato a chiamare Belen Rodriguez, colei che era stata annunciata come ospite a Che Tempo Che Fa ma che poi ha dovuto dare forfait last minute – pare – per non aver ricevuto la liberatoria da parte di Mediaset.

OMICIDIO VARANI, IL PADRE DELL’ASSASSINO A PORTA A PORTA. CRITICHE A VESPA, MA LO SCANDALO NON E’ IL SUO SCOOP

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Valter Foffo - Porta a Porta

Valter Foffo - Porta a Porta

Archiviate le critiche per l’intervista ai Casamonica, stavolta Bruno Vespa è finito sotto accusa per aver ospitato a Porta a Porta Valter Foffo, il padre di Manuel, uno dei due giovani che ha confessato di aver seviziato e ucciso Luca Varani. A poche ore dal violento misfatto consumatosi a Roma, l’uomo è comparso negli studi del popolare programma Rai, dove ha rilasciato la propria testimonianza sul gesto omicida compiuto dal figlio assieme ad un amico “solo per vedere che effetto fa“. Apriti cielo.

Per l’intervista realizzata, c’è chi ha accusato Bruno Vespa di sciacallaggio, di aver tradito la missione del servizio pubblico. E tra gli indignati ci sono stati anche personalità autorevoli. Il deputato Pd Michele Anzaldi, ad esempio, si è domandato se l’intervista al padre del carnefice fosse opportuna e se la Rai dovesse chiedere scusa per quanto trasmesso.

Severa anche la critica del senatore forzista Augusto Minzolini, che ieri su Twitter ha tuonato: “a vedere il padre di uno dei due carnefici di Roma a Porta a porta, ti accorgi che la Rai non ha più senso. È un moloch informe“. Tuttavia, ad ascoltare tali rimproveri, che sui social hanno trovato facile eco, non si capisce quale sarebbe stato il peccato commesso da Vespa. Forse quello di aver intervistato il genitore di un assassino reo confesso e di averne registrato in esclusiva le dichiarazioni?

Se fosse questa l’accusa, dovremmo convenire che il conduttore Rai ha semplicemente fatto il suo mestiere – quello del giornalista – svolgendolo peraltro con abilità, visto che il suo programma è riuscito ad aggiudicarsi lo scoop. Forse la testimonianza di Valter Foffo avrà comprensibilmente lasciato perplesso qualcuno, ma è pur vero che l’uomo è stato anche incalzato dalle domande di Bruno Vespa. Di monologo non si può certo parlare.

A lasciare basiti è piuttosto il fatto che il padre dell’omicida abbia scelto di presentarsi in uno studio televisivo proprio a poche ore dalla scoperta dell’atroce delitto. Con voce pacata al punto da risultare inquietante, l’uomo si è sottoposto all’interrogatorio di Vespa e ha messo la propria faccia davanti alle telecamere, descrivendo il figlio come “un ragazzo modello, contro la violenza, molto buono“. Ciascuno elabora lo shock a modo proprio, ma questo atteggiamento ci sembra quantomeno incomprensibile.

Qualcuno ha rimproverato a Porta a Porta di aver perso credibilità con questa discussa intervista. La medesima critica formulata dopo l’ospitata dei Casamonica. Ma consentiteci un pizzico di cinismo: forse, se il programma in questione non fosse stato autorevole, il padre del reo confesso omicida non avrebbe accettato di presentarvisi. Potere della tv.

PORTA A PORTA, INTERVISTA AL FIGLIO DI TOTO’ RIINA. BUFERA SU VESPA, MA LUI ASSICURA: ANDRA’ IN ONDA

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Bruno Vespa, Porta a Porta

Il figlio di Totò Riina ospite a Porta a Porta. Dopo i Casamonica e il padre di Manuel Foffo, il programma di Rai1 ha annunciato un’altra presenza destinata a far discutere: quella di Salvo Riina, terzogenito del boss mafioso corleonese. In occasione dell’uscita di un suo libro, il figlio del Capo dei Capi ha concesso a Bruno Vespa un’intervista, la cui messa in onda è prevista per questa sera (6 aprile). L’evento televisivo fa già discutere e qualcuno ne invoca la sospensione: su Viale Mazzini è di nuovo bufera.

Salvo Riina a Porta a Porta – l’intervista

Nel corso dell’intervista rilasciata a Porta a Porta, Riina ha ricordato i sedici anni accanto al padre latitante, l’immagine di Totò Riina dinanzi al televisore che trasmetteva le stragi di Capaci e via D’Amelio, i silenzi in una famiglia che sapeva e non parlava. Il figlio del boss si è rifiutato di rispondere alle domande di Vespa su Falcone e Borsellino e non ha preso le distanze dai molti delitti del padre, nonostante le insistenze del conduttore.

E’ indegna questa presenza in una emittente che dovrebbe fare servizio pubblico” ha dichiarato all’Ansa Maria Falcone, sorella del giudice ucciso da Cosa Nostra. Ad esprimere le critiche più severe sull’ospitata di Salvo Riina a Porta a Porta è stata Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Mi auguro che in Rai ci sia un ripensamento. Ma se questa sera andrà in onda l’intervista al figlio di Totò Riina, avremo la conferma che ‘Porta a Porta’ si presta ad essere il salotto del negazionismo della mafia e chiederò all’Ufficio di Presidenza di convocare in Commissione la Presidente e il Direttore generale della Rai” ha tuonato l’onorevole dalle colonne di Repubblica.

Da parte sua, Bruno Vespa ha confermato che l’intervista andrà regolarmente in onda, anche se – stando ad alcune indiscrezioni di stampa – in queste ore il DG Rai Campo Dall’Orto e la Presidente Monica Maggioni avrebbero invitato il conduttore a rinunciare alla trasmissione dell’intervista. Tuttavia, il tentativo non avrebbe sortito effetto. “Certo che andrà in onda, perché non dovrebbe?” ha fatto sapere il giornalista.

Non si è fatta attendere nemmeno la reazione del Presidente della Vigilanza, Roberto Fico, che su Facebook ha tuonato:

Il Direttore Generale della Rai Campo dall’Orto ha autorizzato la presentazione del libro del figlio di Riina a Porta a Porta da Bruno Vespa? E’ stato autorizzato dal nuovo direttore di Rai 1 Andrea Fabiano? Chiederemo le richieste di autorizzazione. Ci sono degli accordi tra la trasmissione di Vespa e la casa editrice del libro di Riina? Esigo trasparenza massima

Sette senatori Pd hanno chiesto al Presidente della Commissione di convocare al più presto la Bicamerale per verificare “presupposti e misure di sanzione sulla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo“. Sempre dal Pd, il deputato Michele Anzaldi si è scagliato contro la trasmissione di Rai1 guidata da Bruno Vespa.

Dopo aver assistito basiti al funerale dei Casamonica e aver sentito parlare il padre di Manuel Foffo, nel giorno in cui il figlio era stato arrestato per il terribile delitto di Roma, il servizio pubblico ha pensato bene di dare una mano al rampollo di uno dei più spietati criminali di tutti i tempi” ha detto.

Ancora critiche su Vespa, insomma, e meno male che la politica non avrebbe più dovuto interferire con la Rai.

RIINA A PORTA A PORTA: LA RAI SMORZA LE POLEMICHE. L’INTERVISTA SARA’ SEGUITA DA UN DIBATTITO E DA UNA PUNTATA SULLE MAFIE

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Rai

L’intervista al figlio di Totò Riina andrà in onda regolarmente. La Rai interviene sulle polemiche preventive nate dall’annuncio dell’ospitata di Salvo Riina a Porta a Porta. In un comunicato, Viale Mazzini fa sapere che la puntata oggetto di critiche verrà trasmessa questa sera attorno a mezzanotte e che il discusso faccia a faccia condotto da Bruno Vespa sarà seguito da un dibattito d’approfondimento. Inoltre domani, 7 aprile, il programma di Rai1 tornerà a parlare di lotta alla mafia. Basterà a placare la bufera?

Le polemiche preventive nate sulla puntata di Porta a Porta in onda questa sera intorno a mezzanotte su Rai1 si sono sviluppate intorno a una trasmissione che nessun italiano ha ancora visto. Si tratta in particolare di un’intervista nella quale Bruno Vespa incalza il figlio di Totò Riina, già condannato per mafia, senza fare sconti al suo rapporto di rispetto verso il padre nonostante gli atroci delitti commessi. Quello del figlio di Riina è un punto di vista sconcertante ma che si è ritenuto di portare a conoscenza dell’opinione pubblica perché sintomatico di una mentalità da “famiglia mafiosa” che è compito della cronaca registrare.

Per commentare in maniera adeguata le parole del figlio di Riina l’intervista sarà seguita da un dibattito a cui parteciperanno il figlio di Rosario Schifani, agente di scorta di Giovanni Falcone morto nell’attentato di Capaci del maggio del ’92, il giornalista del Corriere della sera Felice Cavallaro, esperto di vicende di mafia, l’avvocato Luigi Li Gotti, storico avvocato di celebri pentiti, e Dario Riccobono, presidente dell’associazione Addiopizzo.

Per offrire un ulteriore punto di vista contrapposto a quello offerto dal figlio di Riina Porta a Porta ospiterà inoltre domani sera una puntata dedicata alla lotta contro la criminalità e a chi alle battaglie contro le mafie ha dedicato la propria esistenza anche a costo della vita. Tra gli altri saranno ospiti il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone“.

Inizia così il comunicato divulgato da Viale Mazzini in merito alla puntata di Porta a Porta con Salvo Riina ospite. Una nota in cui la Rai risponde alle critiche e ribadisce il proprio impegno nella promozione della lotta alle mafie, come si legge di seguito:

Con tutti gli strumenti editoriali a sua disposizione, il servizio pubblico radio televisivo è da sempre quotidianamente al fianco di tutti coloro che si sono battuti e si battono per il pieno rispetto della legalità e contro tutte le forme di criminalità organizzata.  Lo ha dimostrato tante volte nel passato con le sue produzioni, giornalistiche o di fiction.  Lo conferma tutti i giorni come ad esempio è accaduto proprio pochi giorni fa, il 21 marzo,  in occasione della giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dall’associazione Libera di Don Ciotti, quando con un impegno senza precedenti rispetto al passato la Rai ha accompagnato questa giornata con un palinsesto dedicato, ricco di appuntamenti tra spazi informativi in diretta, approfondimenti sulle reti televisive e su quelle radiofoniche con interviste, programmi, testimonianze, film e fiction sull’argomento. Un impegno che l’azienda continuerà  a portare avanti con costanza quotidianamente con una prima serata su Rai1 tra qualche settimana dedicata ai temi delle battaglie contro le mafie“.

L’azienda conclude spiegando che l’informazione e la conoscenza, anche nei suoi aspetti più discutibili, possono contribuire alla sconfitta di un fenomeno così pervasivo. Poi un’ultima precisazione a sostegno dei valori della legalità, promossi attraverso le storie di chi ha dato la vita per difenderli. “La Rai non è e non sarà mai il luogo in cui le mafie e tutte le sue espressioni potranno trovare cittadinanza” scrivono da Viale Mazzini.

PORTA A PORTA: LITE FURIBONDA TRA BRUNETTA E VESPA SUL FINANZIERE “AMICO DI RENZI” (VIDEO)

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Brunetta vs Vespa, Porta a Porta

La Brexit ha infiammato gli animi a Porta a Porta. Nello speciale di Rai1 dedicato al referendum britannico per l’uscita dall’Ue si è consumata una lite furibonda tra Bruno Vespa e Renato Brunetta. Durante la diretta, l’onorevole forzista si è lamentato per la scelta di far intervenire il finanziere Davide Serra (ritenuto vicino a Renzi) ed ha chiamato in causa il conduttore della trasmissione. Quest’ultimo, dopo aver tentato di quietare l’esponente azzurro, ha perso letteralmente le staffe.

Cosa succede se la bandiera del Regno Unito prevale sulla bandiera europea?“. Questa la domanda rivolta da Bruno Vespa al finanziere Davide Serra, collegato da Londra nello speciale di Porta a Porta sulla Brexit. L’intervento dell’imprenditore ha suscitato la reazione stizzita di Renato Brunetta, seduto in studio: “è un finanziere qualsiasi questo?” ha domandato il politico con tono polemico.

Pronta la reazione del conduttore. “Onorevole Brunetta, ma stiamo impazzendo? Sta parlando una persona, sia educato“. A quel punto, il botta e risposta tra il giornalista e il politico si è acceso. “Stia al suo posto. Ma scusi, lei che titolo ha per interrompere una persona?” ha sbottato Vespa. E Brunetta, sempre più inviperito: “Anche lei stia al suo posto. E’ il finanziere amico di Renzi! Diciamolo“. “Questo è un peccato mortale? E allora qual è il problema?” lo ha strigliato il cerimoniere di Porta a Porta.

Il battibecco non ha accennato a concludersi e, anzi, è proseguito con accuse reciproche. “Quando la propaganda politica arriva a questi livelli…” ha commentato Vespa desolato, mentre l’onorevole si riferiva a sua volta al conduttore parlando di “sottomissione politica. Un botta e risposta clamoroso, destinato ad entrare negli annali del programma Rai.

PORTA A PORTA, LA GRILLINA LEZZI VS ORFEO: “DIRETTORE PD1″. VESPA DIFENDE IL COLLEGA, FICO LO VUOLE QUERELARE

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porta a porta, barbara lezzi vs mario orfeo

Non solo la furibonda lite tra Bruno Vespa e Renato Brunetta. Durante il recente speciale Porta a Porta sulla Brexit si è consumato un altro alterco altrettanto vivace e destinato ad avere strascichi. Nella diretta del 23 giugno scorso, il conduttore della trasmissione e la senatrice pentastellata Barbara Lezzi si erano scontrati dopo che quest’ultima aveva attaccato il giornalista Mario Orfeo, etichettandolo come direttore del “Pd1″. La reazione di Vespa, intervenuto in difesa del collega, ha indignato il Presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, il quale ha minacciato azioni legali.

In una nota pubblicata sulla sua pagina Facebook, l’onorevole pentastellato ha annunciato che presenterà un’interrogazione a Rai e Agcom sul comportamento di Vespa, il quale aveva assecondato la reazione stizzita del direttore del Tg1. “Bruno, queste cose non possono accadere in trasmissione. E’ vergognoso” aveva lamentato il giornalista dopo l’attacco ricevuto dalla senatrice Lezzi. “Che devo fare… La prendo a schiaffi?” gli aveva replicato il conduttore, prima di strigliare l’esponente grillina per le sue parole irriverenti.

Questo il comunicato di Roberto Fico a seguito dell’episodio consumatosi su Rai1.

Due sere fa, a Porta a porta, abbiamo assistito a un teatro di raro squallore. Dopo un scambio di battute fra Barbara Lezzi e il direttore del Tg1 Mario Orfeo, quest’ultimo ha fatto avvicinare Bruno Vespa alla sua sedia, quasi per redarguirlo e sollecitarlo a fare qualcosa nei confronti di Barbara Lezzi, colpevole di aver etichettato il Tg1 “Pd1″. I due confabulano, Vespa cerca di rassicurare Orfeo, sembra intimorito, mostra un atteggiamento talmente servile al punto da chiedere: “Che devo fare? La prendo a schiaffi? “ Così, senza alcun pudore. Intanto i cittadini sono sempre più schifati, ed è sempre più evidente che persone del genere dovrebbero scomparire dal panorama del servizio pubblico. Oltretutto, almeno per me, ma sono sicuro di non essere solo, è di interesse pari a zero ascoltare l’opinione del direttore del Tg1. Lunedì presenterò un’interrogazione alla Rai e all’Agcom. Valuteremo anche se è possibile una querela nei confronti di Bruno Vespa. Chiedo al direttore generale della Rai Campo Dall’Orto e al responsabile dell’informazione Carlo Verdelli se sia possibile proseguire in questo modo. Vanno presi dei provvedimenti seri ed immediati nei confronti di Vespa“.

Dal canto suo, Bruno Vespa non ha fatto attendere la propria replica. “Da sempre difendo gli ospiti da attacchi fuori dalle righe” ha dichiarato il giornalista all’Ansa, rivendicando il proprio compito di arbitro per far rispettare la buona educazione nel dibattito.

La senatrice Lezzi, abitualmente persona garbata, quella sera fece un attacco durissimo a freddo nei confronti del direttore del Tg1. La stessa cosa ho fatto con l’onorevole Brunetta quando andò fuori delle righe nei confronti del finanziere Serra. Il mio compito non è entrare nel merito delle controversie che dividono gli ospiti, ma far rispettare regole di buona educazione anche per riguardo nei confronti del pubblico” ha precisato il conduttore di Porta a Porta.

BRUNO VESPA A DM: PORTA A PORTA PROGRAMMA DI RIFERIMENTO IN SINTONIA COL PUBBLICO. SANTORO IN RAI? UNA BUONA NOTIZIA

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Bruno Vespa

Dalla Seconda Repubblica al renzismo, per Porta a Porta sembra che il tempo sia volato. Sulle note di Via col vento, ovvio. Dopo vent’anni di trasmissioni, celebrati proprio di recente, lo storico programma di Bruno Vespa si conferma un caposaldo del palinsesto di Rai1 anche nella stagione 2016/2017. Con le sue tre puntate settimanali (e non più quattro), il talk show tornerà a raccontare l’attualità in un panorama politico trasformato e in un servizio pubblico altrettanto in cambiamento. Quale sia l’elisir di lunga vita di Porta a Porta lo abbiamo chiesto proprio al suo conduttore.

Porta a Porta si rinnova completamente e cerca di farlo ogni giorno. Porta a Porta è stata la prima trasmissione a capire che la politica per un’ora e mezza non reggeva e ha diviso la trasmissione in due parti, certe volte anche in tre. Continueremo a farlo. La nostra caratteristica è quella di tentare di sentirci in sintonia con il pubblico e quindi, quando sentiamo che una cosa non regge, cerchiamo di cambiarla. Qualche volta ci riusciamo, qualche volta no, ma il tentativo è questo” ci ha raccontato Bruno Vespa a margine della presentazione dei palinsesti Rai per l’autunno 2016, tenutasi nei giorni scorsi a Milano.

Il giornalista, vero e proprio decano dell’informazione nel servizio pubblico, si è poi soffermato sulla distribuzione degli appuntamenti settimanali del suo talk show, che passeranno da quattro a tre (lunedì, martedì e mercoledì, dal 5 settembre). Un dimensionamento che il conduttore ha commentato con particolare savoir-faire.

Avremo tre serate in maniera stabile in modo da consentire a Rai1 di sperimentare programmi nuovi nella quarta serata. Ma, insomma, rimaniamo un programma di riferimento, non c’è dubbio“.

Ai nostri microfoni, Vespa ha inoltre speso parole positive sul ritorno di Michele Santoro in Rai, che in autunno rivedremo sulla seconda rete con alcuni speciali evento in diretta da varie città italiane. “Quando torna un bravo professionista è sempre una buona notizia” ha dichiarato Vespa, escludendo che il collega possa nuovamente bisticciare con la Rai, come avvenuto in passato. “Ma no, farà dei buoni programmi” ha chiosato Bruno.

Di recente, il conduttore è stato protagonista di una clamorosa lite con l’onorevole Renato Brunetta durante lo speciale Porta a Porta sulla Brexit. Tra i due sono volate scintille e le intemperanze dell’esponente forzista hanno fatto sbottare il padrone di casa. Ma a distanza di qualche giorno, il conduttore – che in quello studio ne ha viste tante – minimizza: “sono cose che succedono…” ci dice, ridendoci su.


PORTA A PORTA RIPARTE DAL TERREMOTO E DA RENZI. VESPA CONTRO FICO: “INTIMIDATORIO CON ME”

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Bruno Vespa

Porta a porta riparte dalle macerie e dalle speranze di Amatrice. Lunedì 5 settembre lo storico approfondimento di seconda serata condotto da Bruno Vespa tornerà su Rai1 ed inaugurerà la ventunesima edizione con una puntata in diretta dai luoghi del terremoto che ha colpito il Centro Italia. Ad annunciarlo è stato lo stesso Vespa durante la presentazione della nuova stagione del longevo talk show, che quest’anno avrà tre appuntamenti settimanali: lunedì, martedì e mercoledì.

Il giornalista trasmetterà dalle zone terremotate ed incontrerà le persone colpite dalla calamità, i soccorritori ed alcuni esperti. Il giorno successivo, 6 settembre, a Porta a Porta tornerà la politica in senso stretto: in studio sarà ospite il premier Matteo Renzi, che si confronterà con il conduttore, con Vittorio Feltri e Antonio Padellaro.

Vespa tornerà ad affrontare l’argomento dopo le polemiche che lo avevano investito settimana scorsa, a seguito di un discusso commento sulle conseguenze del terremoto.”Sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia perché pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare” aveva detto il conduttore al ministro Delrio. A quelle parole seguì una severa reazione da parte del Presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, al quale il giornalista ha risposto per le rime.

Il presidente della Vigilanza sulla Rai è di solito espressione della minoranza per garanzia, ma non mi risulta che in passato sia stato preso di punta un giornalista con toni intimidatori come ha fatto Fico con me. Sarebbe bene che tornasse al suo ruolo perché questa è una cosa che in passato non è mai successa. Fico è uno straordinario esperto di comunicazione e a maggior ragione dovrebbe sapere come si prendono le misure” ha affermato Vespa, dichiarandosi disponibile ad incontrare il Presidente della bicamerale.

Se Roberto Fico viene, è il benvenuto. Chi non viene a Porta a Porta non potrà dire che non è stato invitato” ha chiosato Bruno. Anche quest’anno il suo programma affronterà i fatti della politica, della cronaca e del costume (spesso concentrando più argomenti nella stessa puntata), secondo una formula che il giornalista ci spiegò in una video intervista rilasciataci alla recente presentazione dei palinsesti Rai.

Ripartirà anche la sfida degli ascolti, che finora Porta a Porta ha disputato con risultati più che sufficienti. Quest’anno – come ha fatto notare lo stesso Vespa – al lunedì il programma avrà contro il Grande Fratello, al martedì Mi Manda Rai3 e il nuovo Matrix di Porro.

Tra i temi che già si preannunciano scottanti in questa stagione ci sono il referendum costituzionale di novembre e le elezioni americane, ma anche l’allarme terrorismo e la situazione geopolitica internazionale.

REFERENDUM COSTITUZIONALE, ECCO LA PROGRAMMAZIONE SPECIALE RAI. STRISCIA IN ACCESS SU RAI1, CONFRONTI DIRETTI OGNI SETTIMANA A POLITICS

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Rai

Matteo Renzi è sceso in campo in prima persona, lanciandosi nella mischia degli approfondimenti tv. Ma i suoi avversari non intendono concedergli vantaggio. Mancano poco meno di due mesi al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, e il confronto è già tesissimo. In vista della decisiva consultazione, la Rai intensificherà il proprio impegno informativo con una programmazione specifica al via la settimana prossima e riguardante tutti i canali del servizio pubblico.

In particolare Rai1, in una collaborazione tra Porta a Porta e Tg1, dedicherà al dibattito sul referendum tre prime serate, a novembre, con “Speciale SI o NO”. Inoltre, a ridosso del voto, sarà aggiunta una striscia quotidiana in access prime time, curata dal Tg1 (che ad occhio e croce non dovrebbe giovare agli ascolti di Affari Tuoi). Su Rai2 dalla seconda metà di ottobre andrà in onda un appuntamento informativo dal lunedì a venerdì a cura del Tg2. Su Rai3 sarà Politics, in prima serata, a proporre tutte le settimane a partire da martedì 11 ottobre confronti diretti tra gli esponenti delle diverse posizioni referendarie.

Secondo alcuni, l’idea di assegnare il dibattito ‘costituzionale’ a Gianluca Semprini servirebbe anche a smorzare le polemiche attorno agli ascolti bassi del suo programma (che avrebbe quindi l’eventuale alibi del servizio pubblico referendario). Agli speciali sopra elencati si aggiungeranno spazi di approfondimento all’interno dei consueti programmi di tutte le reti Rai, da Unomattina a Lineanotte, da Agorà a In mezz’ora, oltre alla nuova striscia di Bianca Berlinguer su Rai3, che ancora attende la messa in onda.

Anche i programmi principali di informazione di Rai Radio1, ospiteranno speciali sul referendum a partire dal 20 ottobre. RaiNews24 dedicherà per tutto il mese di novembre un appuntamento quotidiano di confronto sulle diverse posizioni in campo alle 21.30, in replica la mattina su Rai1 tra le ore 6 e le ore 7. La TgR approfondirà le tematiche del referendum nel mese di novembre, ospitando esponenti del SI e del NO. A questo piano si aggiungeranno le tribune e gli spazi autogestiti di confronto a cura di Rai Parlamento.

Intanto, nella riunione odierna della Vigilanza (all’ordine del giorno l’audizione del DG Campo Dall’Orto), il Presidente Roberto Fico ha auspicato che i vertici della Rai invitino i responsabili delle testate giornalistiche ad “assicurare un equilibrio paritario, anche nelle modalità di conduzione, nell’informazione concernente le opposte indicazioni di voto, ovvero tra favorevoli e contrari al quesito referendario“.

In una nota su Facebook, l’esponente pentastellato ha ricordato gli squilibri sui tempi di parola registrati nei mesi scorsi e sul tema ha aggiunto:

La prossima settimana entrerà in vigore la delibera della Commissione di Vigilanza, che dovrebbe prevedere la pubblicazione quotidiana dei dati di monitoraggio dell’informazione Rai. Ricordo però che la Rai pubblica i dati raccolti dall’Osservatorio di Pavia, mentre i dati ufficiali, su cui possono essere irrogate le sanzioni, sono quelli dell’Agcom. Nel frattempo dobbiamo pretendere che l’Autorità renda pubblici tutti i dati sull’informazione delle settimane precedenti“.

BERLUSCONI: “VESPA SAREBBE IL LEADER MIGLIORE PER IL CENTRODESTRA”. MA IL CONDUTTORE LO GELA

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Bruno Vespa, Porta a Porta

Le primarie non servono nemmeno. Silvio Berlusconi, infatti, ha già pronto il nome del leader ideale per il centrodestra: Bruno Vespa. E poco importa che il diretto interessato non ne voglia sapere nulla. Ospite di Porta a Porta nella puntata di ieri (22 novembre), il fondatore di Forza Italia ha rivelato a sorpresa di aver proposto in passato al giornalista di scendere in politica, considerandolo una personalità adatta a guidare i moderati. A dir poco imbarazzata la reazione del conduttore di Rai1.

Il Vespone è stato preso in contropiede. Poco prima, infatti, il giornalista aveva interrotto bruscamente un applauso del pubblico all’ex Cavaliere in nome della par condicio referendaria. “Nella sua trasmissione anche il dottor Bruno Vespa fa il dittatore, come vedete” aveva chiosato Berlusconi, mentre il conduttore gli ricordava la sua usanza di vietare i battimani.

E l’ex premier, con un sorrisone furbo, ha rilanciato:

Vi devo fare una confessione: io avevo proposto al dottor Vespa di scendere in campo in politica e credo ancora che lui sarebbe il leader migliore per il centrodestra“.

Il conduttore ha prontamente scosso la testa ed ha allungato le mani, come a respingere l’ipotesi vagheggiata da Berlusconi. E lui:

Ma non lo dico per scherzo, ci credo veramente perché nessuno più di lui conosce tanta gente in Italia, quelli che sono i poteri forti, ed ha quel buon senso che è necessario in un leader“.

Fulminea la replica del giornalista: “il mio buon senso arriva al punto, se permette, di tenermi lontano dalla politica“. Poi Vespa ha cambiato rapidamente argomento, ma più tardi ha ribadito al suo ospite: “lei sa che in passato ho ricevuto offerte analoghe anche dall’altra parte, ma mi tengo lontano dalla politica“.

Nel corso del faccia a faccia, il conduttore ha domandato a Berlusconi come mai i manager delle sue aziende (a cominciare da Fedele Confalonieri per Mediaset) fossero orientati per il Sì alla riforma costituzionale.

Hanno paura della possibile ritorsione di chi ha il potere. Ho avuto discussioni a questo livello e ho dovuto accettare, essendoci in queste aziende una maggioranza di risparmiatori e di investitori, che certe dichiarazioni del Presidente di Mediaset, eccetera, sono attribuibili alla difesa di questi risparmiatori” ha spiegato l’ex Cavaliere ad un Bruno Vespa in realtà poco convinto da quelle argomentazioni.

REFERENDUM COSTITUZIONALE, RISULTATI IN DIRETTA. LA PROGRAMMAZIONE SPECIALE DI RAI, MEDIASET, LA7 E SKY

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Referendum Costituzionale

Si o No. L’Italia sceglie per se stessa, per la propria democrazia. Dopo mesi di estenuante propaganda, il giorno decisivo è arrivato: dalle 7 alle 23 di oggi – 4 dicembre – i seggi saranno aperti per il Referendum sulla riforma costituzionale. Secondo calcoli del Viminale, sono 50,7 milioni i potenziali elettori chiamati alle urne. A loro il potere di approvare o respingere i contenuti del quesito referendario stampato sulla scheda di voto. L’esito della consultazione lo si scoprirà a partire dalla serata di oggi: lo spoglio verrà seguito in diretta tv con una programmazione dedicata da parte di Rai, Mediaset, La7 e Sky. Ecco gli appuntamenti.

Referendum, risultati in diretta – Rai

Rai1 accende i riflettori sui risultati del referendum a partire dalle 22.50 fino all’1.30/2 con uno Speciale  Porta a Porta in collaborazione con il Tg1. Su Rai2, invece, TG2 Speciale Referendum dalle 0.30 alle 0.45. Ma ad inaugurare la serata sarà il Tg3, che sarà già in onda dalle 22.30 e fino alle 2 con uno Speciale. RaiNews24 seguirà in diretta lo spoglio dei voti con analisi e commenti, che andranno in onda, oltre che sul canale 48 di RaiNews24, anche in simulcast su Rai1 (al termine dello Speciale Porta a porta) fino alle 6.30 del mattino, e in simulcast su Rai3 (al termine dello Tg3 Speciale Referendum) fino alle 7.00.

Lunedì 5 dicembre l’analisi del voto proseguirà su Rai1 dalle 6.45 alle 9.55 con Uno Mattina, dalle 8 alle 10 su Rai3 con Agorà, dalle 10 alle 11 con lo Speciale Tg2 e dalle 11 alle 12.45 con lo Speciale Tg3. Nel pomeriggio la maratona del servizio pubblico riprenderà con La vita in diretta dalle 14 alle 15.30. Sempre su Rai1 dalle 15.30 alle 16.45 andrà in onda lo Speciale Tg1, che alle 16.45 passerà il testimone a Rai2, che andrà avanti fino alle 18 con il Tg2 Speciale. Dalle 18.00 alle 18.55 #cartabianca su Rai3 tornerà sull’argomento. In serata su Rai1 dalle 21.25 alle 23.30 Speciale Porta a porta.

Martedì 6 dicembre la programmazione referendaria prosegue: su Rai2 dalle 10 alle 11 lo Speciale Tg2. Nel pomeriggio sempre su Rai2 ancora uno Speciale Tg2 dalle 16.45 alle 18. In serata 21.15 alle 22.45 su Rai3 ci sarà Politics. Su Rai1 alle 23.15 Porta a Porta. E infine dalle 24 all’1.00 Linea Notte su Rai3.

Referendum, risultati in diretta – Mediaset

Anche Mediaset in campo per il voto. Domenica 4 e lunedì 5 dicembre l’informazione del Biscione dedicherà ai risultati del referendum speciali, edizioni straordinarie e finestre informative. Si comincia domenica: in seconda serata, in diretta su Canale 5 e in simulcast su Tgcom24, andrà in onda lo speciale a cura di Matrix e di Tgcom24, con exit poll e proiezioni a cura di Tecnè A seguire la linea passerà al Tg5 che, in collaborazione e in simulcast con TgCom24,  racconterà gli sviluppi dello scrutinio.

Lunedì  5 dicembre, l’analisi del risultato referendario sarà approfondita nello speciale di Tgcom24 e ampi spazi saranno dedicati all’interno dell’edizione mattutina del Tg5 e di Mattino cinque. Previste inoltre le seguenti edizioni straordinarie: Tg4 dalle ore 10.40 alle ore 11.30 e Studio Aperto dalle ore 12.05 alle ore 12.25. Sempre lunedì,  in prima serata su Retequattro, andrà in onda un’edizione speciale di  Dalla vostra parte.

Referendum, risultati in diretta – La7

E per La7 non c’è nottata elettorale senza la maratona di Enrico Mentana. Il giornalista sarà in diretta dalle 22.30 e fino a notte inoltrata, quando i risultati saranno ormai definiti. Tra i suoi ospiti, Franco Bechis, Aldo Cazzullo, Claudio Cerasa, Marco Damilano, Giovanni Floris, Marcello Sorgi, Marco Travaglio, Paolo Celata, Andrea Molino, Alessandra Sardoni, Luca Speciale. Ci saranno anche le proiezioni e gli exit poll di Masia, e incursioni di Zoro.

Referendum, risultati in diretta – SkyTg24

SkyTg24 accende una diretta di oltre 24 ore sul verdetto del Referendum Costituzionale, con la maratona Sì o No, l’Italia decide, in onda dalle 22.30 del 4 dicembre alle 23 del 5 dicembre sui canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del DTT. La rete all news metterà in campo una squadra di oltre 100 giornalisti e oltre 20 postazioni live dai luoghi chiave di queste votazioni, come il Viminale, i quartieri generali dei comitati, Bruxelles e Castelnuovo di Porto, dove verranno scrutinate le schede dei cittadini italiani residenti all’estero. Inoltre la rete seguirà in diretta lo spoglio di alcuni “seggi simbolo”, ovvero due sezioni elettorali di Roma e Milano, ma anche i seggi di Norcia, Gorno e Ventimiglia,.

La diretta fiume vedrà alternarsi alla conduzione Fabio Vitale, Alessio Viola, Roberto Inciocchi, Paola Saluzzi, Olivia Tassara, Federica de Sanctis, Marco Congiu, Valentina Benedicenti, Marco Piccaluga, con la partecipazione del direttore di Sky TG24 Sarah Varetto. Il racconto elettorale sarà inoltre arricchito dagli Sky Wall, la passeggiata informativa di Sky TG24, a cura di Stefania Pinna e Nicola Ghittoni, in cui saranno proposti approfondimenti sui temi portanti di questa consultazione. Allo Sky Touch Moreno Marinozzi e Jacopo Arbarello.

Anche stavolta SkyTg24 ha scelto di rinunciare all’utilizzo di Exit Poll, ritenuti poco attendibili. Il canale proporrà, sin dalla chiusura delle urne, analisi e valutazioni su tutte le rilevazioni disponibili, nonché elaborazioni su dati reali attraverso il Decision Desk, a cura dell’istituto Quorum che anticiperà, quando la solidità statistica dei risultati sarà acquisita, gli esiti dello scrutinio durante lo spoglio.

Porta a Porta: Bruno Vespa intervista Brigitte Bardot

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Brigitte Bardot

Brigitte Bardot

La ‘terza camera’ del Parlamento incontra un’icona dello star system. Nel corso della puntata di questa sera, a partire dalle 23.30 su Rai 1, Brigitte Bardot sarà ospite -in collegamento- di Bruno Vespa nel consueto appuntamento con Porta a Porta.

In occasione del suo 83esimo compleanno, l’attrice francese, da tempo lontana dagli schermi, rilascerà, in esclusiva, una lunga intervista alla tv italiana. In contemporanea, a Saint Tropez, le sarà dedicata una statua in bronzo posta all’ingresso del Museo del Cinema, ispirata da un acquerello di Milo Manara e realizzata in una fonderia di Pietrasanta (Lucca), ma lei non ci sarà e al suo posto presenzierà il marito. La nota città della Costa Azzurra, infatti, deve molta della sua fama all’immagine di B.B. (Bri-Bri, il suo nomignolo da bambina, ndDM), avendo ospitato nel 1956 il set del film E Dio creò la donna, che la consacrò come sex symbol mondiale, accanto a Jean-Louis Trintignant. Ed è lì che si è trasferita, qualche anno più tardi, e dove continua a vivere, quasi  isolata dal mondo, dopo il definitivo abbandono delle scene, avvenuto nel 1973. Da oltre cinquant’anni è attivista per i diritti degli animali, mentre sul fronte politico si è sempre schierata apertamente a destra (il suo attuale marito è un attivista del Front National). È stata una musa per i Beatles e soggetto di un celebre ritratto di Andy Warhol. Inoltre, ha ispirato numerosi brani musicali, tra cui il più famoso resta Brigitte Bardot -oggi colonna sonora dei ‘trenini’ di Capodanno- scritta in portoghese da Miguel Gustavo e interpretata da Jorge Veiga.

A Vespa, il compito di ripercorrere i passaggi salienti dei suoi vent’anni di carriera cinematografica (dal 1952 al 1973) e la sua seconda vita lontano dai riflettori ma ricca di impegni e passioni. A tre settimane dall’inizio della ventiduesima edizione, il più istituzionale dei talk show, con oltre 2700 puntate all’attivo, è stato confermato in palinsesto per tre serate a settimana e 120 nuovi appuntamenti. Da giovedì prossimo, se la dovrà vedere con il nuovo ciclo de L’Intervista di Maurizio Costanzo.

Roberto Fico vs Bruno Vespa: «Ha un contratto da artista, Porta a Porta va esclusa da campagna elettorale»

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Bruno Vespa, Porta a Porta

Escludere Porta a Porta dal racconto della prossima campagna elettorale? Il Presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, paventa l’ipotesi ed innesca uno scontro aperto con Bruno Vespa. Che tra i due non corresse buon sangue era cosa nota, ma ora l’esponente grillino è tornato ulteriormente all’attacco manifestando l’intenzione di proporre una norma che – facendo leva sulle deroghe al tetto compensi – metterebbe fuori gioco il popolare talk show di Rai1 nel prossimo periodo di par condicio.

Quando faremo la delibera sulla par condicio proporrò che chi ha avuto la deroga al tetto ai compensi, perché ha un contratto da artista, non possa essere ricondotto sotto testata. Mi sembra il minimo sindacale“.

Queste le parole del pestastellato Roberto Fico, che in Vigilanza si è sentito in dovere di intervenire in merito alla “discussione sul ruolo di Porta a Porta” emersa durante l’audizione del direttore del Tg1 Andrea Montanari (l’argomento era stato precedentemente affrontato anche dalla deputata di M5S Dalila Nesci).

La norma paventata da Fico metterebbe in seria difficoltà il talk show di Bruno Vespa, in quanto durante la par condicio i programmi d’attualità devono essere ricondotti sotto la responsabilità di una testata giornalistica. Il Presidente della Vigilanza, che dovrà occuparsi per dovere istituzionale di queste regole in vista del prossimo periodo pre-elettorale, ha anche rincarato la dose, riferendosi – senza mai nominarlo – proprio al conduttore di Porta a Porta:

C’è un conduttore che per aggirare la deroga al tetto ai compensi ha un contratto da artista pur essendo giornalista e dall’altra parte ci sono tantissimi giornalisti senza un contratto da giornalista in Rai. Questo è un paradosso, non possiamo prendere in giro gli italiani“.

Ovviamente non si è fatta attendere la replica di Bruno Vespa, che è da sempre bersaglio delle talvolta pretestuose polemiche grilline sui compensi (sebbene il suo stipendio subirà un taglio di oltre 30%, a differenza di quello di altri conduttori del servizio pubblico).

Non so se la proposta del presidente Fico sarà approvata o no, ma visto che ho lo stesso contratto dal 2001, temo che debbano essere annullate le elezioni degli ultimi 16 anni perché inquinate dalla presenza ‘artistica’ di Porta a porta in tutte le campagne elettorali

ha risposto il giornalista.

Di Maio vs Renzi: su Twitter si accordano per un confronto in TV il 7 novembre. Il pentastellato vorrebbe sfidarsi a DiMartedì:«È la trasmissione più vista in prima serata»

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Luigi Di Maio

Sfida accettata: il faccia a faccia televisivo tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi si farà. Ieri, tramite Twitter, il candidato premier del Movimento Cinque Stelle ha lanciato al leader del Pd la proposta di un confronto in tv da tenersi dopo le elezioni regionali in Sicilia. E l’ex premier ha detto sì. Il duello politico si terrà martedì 7 novembre prossimo in prima serata, anche se non è ancora stato deciso su quale emittente (la scelta sarà probabilmente tra Rai e La7). 

Accusando Renzi e Berlusconi di aver fatto un accordo per “spartirsi la Sicilia e l’Italia”, Di Maio aveva aggiunto di volere un confronto in tv con il segretario del Pd, che stavolta – a sorpresa – non si è fatto ripetere due volte l’invito ed ha accettato.

Con una nota pubblicata su Facebook, Renzi ha ribadito poi la propria intenzione di confrontarsi con l’avversario politico pentastellato:

Il candidato premier del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, mi ha sfidato con un tweet a un confronto pubblico televisivo dopo il 5 novembre. Gli ho risposto di sì, subito. Mi va bene martedì sera, il 7, la prima data utile.  Ci sono trasmissioni di approfondimento politico su Rai1, Rai3, La7: penso che sia giusto non sottrarsi e accettare la sfida. Del resto gli italiani dovranno scegliere a chi consegnare i prossimi cinque anni: dunque è giusto metterci la faccia e confrontarsi in modo civile. A martedì sera, amici. Avanti

ha scritto il leader del Pd. I due contendenti per ora hanno fissato la data, ma non è ancora chiaro su quale rete si terrà il confronto. Di Maio aveva proposto La7 per motivi di visibilità, Renzi ha lasciato invece aperta l’ipotesi Rai. Infatti, secondo indiscrezioni riportate dall’Ansa, il servizio pubblico avrebbe già proposto ai due politici di confrontarsi su Rai1 in prima serata subito dopo il Tg1, nel corso di uno speciale Porta a Porta condotto da Bruno Vespa ed approntato per l’occasione proprio il 7 novembre (slot in cui la regolare programmazione di Rai3 prevede CartaBianca).

Ieri sera, intervenendo a Piazzapulita su La7, Di Maio ha precisato che nelle prossime ore il suo staff e quello di Renzi si consulteranno per decidere quale sarà il terreno televisivo su cui si disputerà il già attesissimo duello politico.


Al Bano annuncia il ritiro dalle scene il 31 dicembre 2018 – Video

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Al Bano

C’è una data: il 31 dicembre del 2018. E c’è anche una decisione, annunciata da Al Bano Porta a Porta, che si tinge dei toni ufficiali e quasi solenni del salotto di Bruno Vespa. Ieri sera, ospite della trasmissione, al termine di una lunga intervista in cui ha ripercorso più di cinquant’anni di carriera, ha parlato del suo definitivo ritiro dalle scene.

Dopo aver rivisto immagini di repertorio, comprese quelle della figlia Ylenia in duetto con la madre Romina, il giornalista sposta il discorso sul futuro professionale dell’ugola d’oro di Cellino San Marco, chiedendogli se abbia mai pensato di abbandonare, una volta per tutte, il palcoscenico. Dal canto suo, il cantante inizia col far riferimento ai recenti ricoveri ospedalieri:

“Sai che è una domanda che mi faccio spesso ultimamente. Soprattutto da quando quell’attacco di ischemia è arrivato, ho avuto un attimo in cui ho detto: forse è un segnale dall’alto…”.

Poi, visibilmente emozionato, inizia ad infilare una serie di date in maniera piuttosto approssimativa, fino a quando il padrone di casa lo incalza ed è Al Bano stesso a precisare:

“Il 31 dicembre del 2018 mi piacerebbe fare un concerto e chiudere in bellezza la mia carriera artistica“.

A questo punto, il padrone di casa lascia spegnere l’applauso domandando a cosa si vorrebbe dedicare, lontano dal mondo del spettacolo. La risposta dell’artista pugliese arriva spontanea: “…dedicarsi a quella mia passione grande: il vino, olio, terra“. Inoltre, aggiunge:

“Il bello che io me ne scappai perché odiavo la terra. Mio padre mi voleva là dentro, braccia per l’agricoltura. Però dissi: ritornerò, avrò una cantina e il vino avrà il tuo nome”.

Nel corso della chiacchierata, il conduttore è volutamente entrato nel merito delle note vicende sentimentali e soprattutto delle recenti dichiarazioni di Romina, alle quali il suo ex compagno ha risposto:

Romina ha parlato sempre di ‘love’ ma love come ben sappiamo, non quando sta un lui e una lei che fa ‘I love you’…quello è un altro love. Di fronte a un pubblico love voleva dire rispetto“.

A cinquant’anni esatti dal suo primo successo, Nel Sole, Al Bano Carrisi sceglie così di fermarsi all’ombra della propria vigna, accanto ai propri affetti, insieme alla sua famiglia allargata, tornando alle origini, con una data fissata sul calendario. Prima però di quella data scommettiamo che sarà presente sulle scene più che mai?

Par condicio, Vespa e Fazio sono salvi. La Vigilanza Rai boccia gli emendamenti M5S

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Bruno Vespa, Fabio Fazio

Bruno VespaFabio Fazio sono salvi. La commissione di Vigilanza Rai ha dato il via libera al regolamento sulla par condicio in vista delle prossime elezioni bocciando gli emendamenti presentati dal Movimento Cinque Stelle, che avrebbero penalizzato le trasmissioni dei due conduttori. La normativa entrerà in vigore dal giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e cesserà alla mezzanotte del 4 marzo prossimo, giorno delle votazioni.

Tra le novità previste c’è un elenco dettagliato delle trasmissioni che dovranno attenersi alle norme sulla par condicio, comprese le rassegne stampa. Nelle interviste verrà dato spazio al “capo della forza politica”, figura introdotta dalla nuova legge elettorale. Inoltre, lo spazio concesso per motivi istituzionali andrà a sommarsi a quello concesso alle forze politiche di appartenenza. Il regolamento prevede infine che la comunicazione politica possa effettuarsi “mediante forme di contraddittorio, interviste e ogni altra forma che consenta il raffronto in condizioni di parità tra i soggetti politici aventi diritto“.

Par condicio, M5S: fuori Vespa e Fazio dalla campagna elettorale. È polemica

Articolo del 9 gennaio 2019 – Ore: 11.12

Ad estromettere Bruno Vespa e Fabio Fazio dalla campagna elettorale, il Movimento Cinque Stelle ci ha provato davvero. I grillini l’avevano annunciato ed ora sono passati ai fatti: con quattro emendamenti al regolamento sulla par condicio, i pentastellati hanno proposto nuovi criteri sulla comunicazione pre-elettorale che di fatto penalizzerebbero Porta a Porta e Che tempo che fa da qui al prossimo 4 marzo. Una mossa che ha già suscitato critiche e veti sul fronte politico.

Eliminare i programmi di infotainment dalla campagna elettorale oppure ricondurre tutti i programmi sotto testata a condizione che il conduttore abbia un contratto da giornalista“.

Stando a quanto riportano organi di stampa, sono queste le condizioni proposte dal M5S e destinate a colpire di rimbalzo Bruno Vespa e Fabio Fazio, i conduttori Rai che – grazie ad un contratto che di fatto li qualifica come artisti – superano il compenso di 240 mila euro previsto invece per i giornalisti.

I pentastellati assicurano che non si tratta di norme ad personam e ribadiscono loro la volontà di cambiare l’attuale sistema. Ma è evidente che siffatte modifiche al regolamento vigente andrebbero a colpire proprio i conduttori sopra citati. Da una parte colpisce la solerzia del M5S, che si era sempre dichiarato contrario agli interventi della politica sulla Rai ma che di fatto sta tentando di realizzarne uno; dall’altra emergono le lacune delle normative sulla par condicio e sul tetto agli stipendi, che si prestano ad interpretazioni e ad ambiguità.

In ogni caso, la proposta pentastellata sembra destinata ad arrestare la sua corsa, dal momento che il Pd ha dichiarato la propria contrarietà: secondo i dem, non solo il tema non è di competenza della Vigilanza, ma una tale misura andrebbe a ledere l’autonomia aziendale.

E la Rai risponde indirettamente a modo suo, confermando che proprio stasera – 9 gennaio – in seconda serata su Rai1 tornerà Porta a Porta con un ciclo di interviste ai leader dei partiti. Si comincia proprio oggi alle 23.40 con Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 stelle. Mercoledì 10 gennaio alle 23.45 Bruno Vespa ospiterà il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, e giovedì 11 gennaio alle 23.55 il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Elezioni Comunali 2018, risultati in diretta: speciale programmazione Rai

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Elezioni Comunali 2018

Approfondimenti ed analisi sul risultato delle elezioni Amministrative tenutesi ieri in 760 Comuni italiani caratterizzeranno – con una programmazione dedicata – i palinsesti odierni del servizio pubblico. Le notizie dai seggi verranno diffuse, in particolare, nel daytime e in seconda serata, con una specifica attenzione ai 20 capoluoghi di provincia chiamati a rinnovare le rispettive amministrazioni.

, Rai1 e Tg1 seguiranno i risultati elettorali, dalle 7 alle 10.30, con uno Speciale Elezioni. Su Rai3, dalle 8 alle 10,  con Serena Bortone dedicherà ampio spazio alle elezioni con ospiti in studio, collegamenti in diretta con gli inviati e i giornalisti di RaiNews e della TgR, servizi, grafiche e il supporto del “moviolone”. Nel talk show di Rai3 ci saranno, tra gli ospiti politici, Massimiliano Fedriga (Lega), Anna Ascani (Pd), Licia Ronzulli (Fi).

Una particolare copertura ai risultati delle Amministrative verrà garantita dalle testate regionali. Dalle 11 alle 12, su Rai3, andrà in onda uno Speciale TgR, a diffusione regionale, nelle seguenti regioni interessate dal voto: Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata. Nel pomeriggio alle 16.30, uno Speciale Tg2, sulla seconda rete, farà il punto della situazione con le ultime notizie e i commenti. Alle 17.30 il testimone passerà su Rai3 allo Speciale Tg3, in onda fino alle 19.

L’approfondimento riprenderà poi in seconda serata con Porta a Porta, su Rai1, e Lineanotte su Rai3: i due programmi andranno in onda rispettivamente alle 23.40 e a mezzanotte con interviste ai protagonisti, esperti e addetti ai lavori per raccontare nel dettaglio i risultati del voto.

Aggiornamenti in tempo reale su RaiNews24. Dalle 10 alle 12, la testata diretta da Antonio Di Bella trasmetterà uno Speciale Studio24 per commentare in diretta i risultati, con ospiti in studio e collegamenti con il Viminale. Nel pomeriggio, dalle 17 alle 18.30, lo Speciale Telegram, condotto proprio dal direttore sarà dedicato all’appuntamento elettorale.

Dieci anni senza Mike: la programmazione di Rai 1 in ricordo di Bongiorno

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Mike Bongiorno a Porta a Porta

Mike Bongiorno a Porta a Porta

Non sarà soltanto Canale 5 a celebrare Mike Bongiorno nel decimo anniversario della sua scomparsa. Domani, sabato 7 settembre 2019, anche Rai 1 dedicherà il prime time al celebre presentatore statunitense, venuto a mancare l’8 settembre 2009. A partire dalle 20.35, il primo canale della tv di Stato ricorderà quindi con affetto l’indimenticato Mike.

La serata commemorativa verrà inaugurata da uno speciale del TG1, intitolato Allegria, nel quale il giornalista Vincenzo Mollica incontrerà Fiorello per raccontare le fasi più importanti della carriera di Bongiorno.

A seguire, intorno alle 21.25, andrà invece in onda Techetecheté Superstar: la puntata, chiamata per l’occasione “Amici ascoltatori, allegria“, consentirà ai telespettatori di rivedere alcuni estratti degli show Rai a cui il conduttore ha preso parte. Mike infatti, oltre a varie edizioni del Festival di Sanremo, ha guidato programmi iconici come  Rischiatutto o Lascia o Raddoppia?.

Dalle 22.55 sarà poi la volta di Bruno Vespa con Porta a Porta – Dieci anni senza Mike: Carlo Conti, Flavio Insinna, Marco Liorni ed Amadeus parleranno della vita privata di Mike in compagnia della moglie Daniela Zuccoli e del figlio Leonardo. Nel corso del talk interverrà, in collegamento dallo studio Mediaset intitolato a Bongiorno, anche Gerry Scotti per un ricordo comune e senza barriere dell’uomo che ha fatto della televisione la sua seconda casa.

Sempre sabato 7 settembre, i nostalgici potranno, infine, sintonizzarsi su Rai 1 alle 16.45, orario in cui verrà proposto Totò Lascia o Raddoppia, il film del 1956 dove Bongiorno ha interpretato se stesso al fianco del “principe della risata” Antonio de Curtis.

Porta a Porta: Bruno Vespa riparte da Salvini e Zingaretti. Il premier Conte rimanda

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Bruno Vespa

Variazione sul tema. Nella prima puntata stagionale – in onda stasera alle 23.15 su Rai1 – non ospiterà il premier in carica (come da tradizione) ma il suo principale oppositore. Sarà infatti Matteo Salvini il primo leader ad accomodarsi alla corte di Bruno Vespa, che nel medesimo appuntamento darà spazio anche al segretario Pd Nicola Zingaretti. Non pensiate però ad uno sgarbo istituzionale da parte dell’immarcescibile giornalista Rai: a declinare l’invito a comparire per primo, infatti, è stato lo stesso Giuseppe Conte.

Avevo invitato il presidente del Consiglio Conte il 16 luglio ma lui ha risposto che preferiva di no il 7 agosto, quando poi abbiamo invitato Salvini e Zingaretti. Per prassi istituzionale abbiamo poi rinnovato la nostra proposta al premier Conte ma non abbiamo certo disdetto l’invito a Salvini per la nostra consueta correttezza che in 24 anni non è mai venuta meno

ha spiegato Vespa ai colleghi giornalisti intervenuti alla conferenza stampa di lancio del programma. Giovedì, poi, a Porta a Porta parteciperà un esponente del Movimento 5 stelle, che non sarà Luigi Di Maio. Quest’ultimo, infatti, andrà in trasmissione solo dopo la sessione annuale dell’Assemblea generale dell’Onu, a cui dovrà prendere parte.

Pur non rinunciando alla sua storica impostazione, la trasmissione di Rai1 cercherà di aggiornarsi. L’intervista ai politici di turno, ad esempio, inizierà in tono colloquiale al bar di via Teulada, per poi proseguire in modo canonico in studio. “E’ una scelta informale, ma non leggera. In confidenza si dicono le peggio cose!” ha commentato Vespa, il cui talk show taglierà il traguardo dei 25 anni.

A Porta a Porta, inoltre, per due volte a settimana arriverà anche Federico Palmaroli, vignettista e autore delle ‘frasi di Osho’ diventate ormai virali. I sondaggi, nella nuova edizione, saranno curati da Antonio Noto (al posto di Nicola Piepoli) e Alessandra Ghisleri.

Sottolineando i risultati comunque positivi delle passate edizioni (nonostante l’orario disumano” della messa in onda dovuto ad una prima serata “ritardata come in nessuna altra parte d’Europa“) Vespa si è anche lasciato andare ad una confidenza:

Il mio errore più grande? Non l’ho mai ammesso, ma non avrei intervistato in studio i Casamonica. Non ci stavano bene in studio, onestamente“.

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