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BEPPE GRILLO OSPITE A PORTA A PORTA IL 19 MAGGIO IN SECONDA SERATA

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Beppe Grillo

Beppe Grillo a Porta a Porta. Il comico genovese sarà ospite di Bruno Vespa nella puntata in onda lunedì 19 maggio prossimo, in seconda serata. A comunicarlo è la redazione del programma di Rai1. Il leader del Movimento Cinque Stelle apparirà nel talk show più istituzionale del piccolo schermo in piena campagna elettorale, a meno di una settimana dalle elezioni europee. In vista di quell’appuntamento, il programma della prima rete sta trattando per avere ospiti anche Berlusconi e Renzi, in due serate da 60 minuti per ciascuno.

Intanto, però, a far notizia è la presenza di Grillo. Il comico ha accettato un confronto televisivo con Bruno Vespa, e di colpo sono sembrati lontani i tempi in cui il leader pentastellato vietava a suoi simpatizzanti di apparire in tv, soprattutto in quei salotti – come Porta a Porta – considerati in qualche modo “asserviti al regime”. Solo l’anno scorso, tramite il suo blog, Beppe aveva assegnato al conduttore di Rai1 il poco lusinghiero “microfono di legno” per la faziosità, e in un video che ancora oggi circola in rete, il comico si aggirava tra gli scaffali di una libreria per nascondere i libri di Vespa.

Ora i tempi son cambiati. I grillini di lotta e di governo hanno scoperto che anche i talk show non sono da disdegnare, come dimostrano le ormai abituali ospitate televisive di alcuni esponenti Cinque Stelle, da Luigi Di Maio ad Alessandro Di Battista. E, a pochi giorni dal voto, arriverà il colpo finale: sarà lo stesso Beppe Grillo a scendere in campo su Rai1, nel programma da sempre considerato come la Terza Camera. Il comico sfodererà un atteggiamento aggressivo o si limiterà a rispondere alle domande di Vespa? Ogni scelta sarà da leggersi in chiave elettorale e di consenso.

Le trattative per ospitare Grillo a Porta a Porta erano state avviate già nei giorni scorsi, e pare che il comico avesse già dato la propria disponibilità. Preferibilmente in prime time. Così, la Rai aveva proposto alla Vigilanza di trasmettere tre prime serate, il 14, 15 e 16 maggio, con ospiti Berlusconi, Renzi e lo stesso Grillo. La Commissione ha però bocciato l’ipotesi.

Così, il programma di Rai1 ha ripiegato in seconda serata. Il 19 maggio tocca a Grillo e, con ogni probabilità, nei giorni successivi sarà la volta degli altri leader di partito.


BEPPE GRILLO A PORTA A PORTA: NON E’ UN TALK SHOW. VADO PER RIVOLGERMI A CHI PENSA CHE IO SIA HITLER

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Beppe Grillo

Non sarà un talk show, ma un faccia a faccia. Beppe Grillo ha le idee ben chiare sul suo atteso intervento a Porta a Porta, che si terrà lunedì prossimo, 19 maggio, in seconda serata su Rai1. A margine della conferenza stampa tenuta ieri a Milano, il comico genovese ha spiegato ai giornalisti le motivazioni del suo ritorno sulla tv pubblica, peraltro all’interno di un programma d’approfondimento verso il quale egli stesso era stato critico in un recente passato.

Io non vado nei talk show perché conosco la televisione” ha precisato Grillo, spiegando che il suo intervento su Rai1 “non è un talk show, ma è un faccia a faccia con un giornalista“. E ancora: “i talk show li conosco, è una regia. Io sono un monologhista e non sono abituato a dare concetti in trenta secondi (…) In trenta secondi ti posso solo mandare a fare in c*lo” ha proseguito il comico, rispondendo ad una domanda della giornalista Monica Napoli di Sky Tg24. Poi, soffermandosi sulle ragioni dell’ospitata a Porta a Porta ha detto:

Da Vespa vado perché non è Vespa, è la Rai. Io ci sono nato in Rai, io sono ancora un nostalgico, benché abbia criticato come si è ridotta oggi la Rai (…) Lui rappresenta quell’elettorato che crede che io sia Hitler. E allora vado lì per rivolgermi a quella gente di una certa età che ha un pregiudizio su di me per dire: ‘guardate che forse potete condividere o no delle idee, ma io non sono né un violento né uno che è sempre arrabbiato“.

Il leader del Movimento Cinque Stelle, da sempre dichiaratosi estraneo a certe logiche (“la televisione è morta da un pezzo” disse), dovrà quindi adeguarsi alla tradizione che vede i principali esponenti di partito sfilare al cospetto di Bruno Vespa in vista delle elezioni. Lo farà per lanciare un ultimo appello a quel pubblico che difficilmente riesce a seguirlo sulla rete o nelle piazze.

Il faccia a faccia tra Grillo e Vespa, come anticipato, si terrà lunedì 19 maggio in seconda serata su Rai1. Mercoledì 21 toccherà a Silvio Berlusconi, mentre Matteo Renzi chiuderà la terna giovedì 22 maggio.

BEPPE GRILLO A PORTA A PORTA: IL LEADER DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE PREPARA UN PLASTICO PER VESPA. ECCO COSA FARA’ STASERA

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Beppe Grillo

Beppe Grillo

Il faccia a faccia avverrà rigorosamente in diretta, senza filtri né tagli. Proprio come voleva Beppe Grillo. Stasera, in seconda serata, il leader del Movimento Cinque Stelle sarà ospite di Porta a Porta per un inedito confronto con Bruno Vespa. Un appuntamento atteso, che segnerà il ritorno del comico genovese in Rai dopo trent’anni. In vista delle ormai prossime elezioni europee, Grillo sembra mettere da parte la sua insofferenza verso i programmi d’approfondimento, al punto da accettare l’invito ad accomodarsi nel salottino più azzimato della tele-politica, alla stregua di Berlusconi, Renzi e Alfano. Lo vedremo lì, al cospetto del gran cerimoniere di Porta a Porta.

Beppe Grillo a Porta a Porta: niente parolacce

Stando ai sentori della vigilia, il faccia a faccia riserverà al pubblico di Rai1 un vivace scambio di battute tra Vespa e Grillo. Quest’ultimo, però, utilizzerà un registro ben diverso da quello abitualmente esibito nei suoi comizi di piazza. Niente urla né parolacce: a Porta a Porta, il leader pentastellato dovrà rivolgersi a quel pubblico che non gradisce i toni aggressivi con cui spesso il comico sostiene le istanze del suo Movimento. “Vado lì per rivolgermi a quella gente di una certa età che ha un pregiudizio su di me per dire: ‘guardate che forse potete condividere o no delle idee, ma io non sono né un violento né uno che è sempre arrabbiato” ha spiegato lo stesso Grillo, identificando il pubblico di Vespa con “quell’elettorato che crede che io sia Hitler“.

Beppe Grillo a Porta a Porta con un plastico sui politici

Al contempo, però, Beppe non dovrà deludere le aspettative dell’elettorato più giovane (che probabilmente seguirà la puntata in streaming) e dei suoi fedeli sostenitori, che si aspettano un confronto battagliero con il Vespone, emblema del vituperato talk show tradizionale. Per questo, il comico avrebbe già pronta la strategia giusta: alternerà momenti seri di esposizione del programma elettorale a battute velenose ma non offensive. Ma la vera sorpresa della serata sarà un’altra: Beppe ha infatti intenzione di regalare a Bruno Vespa un plastico di un metro per un metro raffigurante i malcostumi della politica italiana.

Il modellino in questione raffigura un castello, dentro cui dovrebbero essere imprigionati alcuni big della politica nazionale. Grillo dovrebbe portare il plastico del “sistema corrotto” in studio, richiamando una nota tradizione di Porta a Porta. “Perché lo deve sempre fare Vespa questo giochetto? I modellini li so costruire anch’io” ha commentato Grillo, come riporta Il Messaggero. Qualora riuscisse, la sorpresa del leader pentastellato entrerebbe di diritto nella storia del telegiornalismo elettorale, assieme al Contratto con gli italiani di Berlusconi e alla spolverata di quest’ultimo alla sedia di Marco Travaglio.

Del resto, i colpi di teatro hanno sempre un effetto sulle urne, specialmente quando vengono esibiti davanti alle telecamere. E Grillo, che in tv ci è nato, questo lo sa benissimo.

BEPPE GRILLO A PORTA A PORTA: POTEVA ANDARGLI MEGLIO. IL LEADER CINQUESTELLE FA IL COMIZIO, VESPA LO INCALZA

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Beppe Grillo, Porta a Porta

Voleva stare calmo e non urlare, ma alla fine non ha resistito. Ieri sera a Porta a Porta, Beppe Grillo ha ceduto alla sua indole di capo popolo, e davanti alle telecamere di Rai1 si è lasciato andare ad uno show pre elettorale a prova di debicel. “E’ vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma è una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani” ha spiegato il leader del Movimento Cinque Stelle a Bruno Vespa. Tornato in Rai dopo quasi trent’anni d’assenza, su Rai1 il comico genovese giocava in trasferta: e lo si è visto.

Beppe Grillo a Porta a Porta: qui il pubblico è pagato

Dopo un avvio spiazzante, infatti, il portabandiera pentastellato ha dovuto fare i conti con un Bruno Vespa particolarmente in forma, che col sorriso ha premuto il Grilletto e sparato alcune domande ben mirate. “Sono commosso. Torno in Rai dopo tanto tempo, finalmente. Ma questo pubblico qui è tutto pagato” ha detto Grillo all’inizio della puntata, aggirandosi per lo studio di Porta a Porta. In un primo momento sembrava che il comico avesse già in pugno la situazione e che il conduttore fosse stato costretto al ruolo di spalla in quello che pareva un comizio. Impressione avventata: di lì a poco, il faccia a faccia avrebbe preso una piega leggermente diversa.

A sorpresa, infatti, Vespa ha punzecchiato più volte il suo interlocutore, incalzandolo con uno stile vivace ma non aggressivo: una tattica intelligente che in parte ha preso Grillo in contropiede. Il giornalista, in particolare, ha posto domande precise sulle intenzioni post elettorali del Movimento Cinque Stelle e sull’Expo di Milano, che Beppe vorrebbe bloccare. “Cosa fate una volta entrati in Parlamento?” ha rintuzzato il cerimoniere di Porta a Porta. “Non mi interessa, intanto bisogna togliere di mezzo la spazzatura” è stata la risposta categorica ma non del tutto esaustiva.

Al cospetto di Vespa, il leader Cinque Stelle è apparso convinto delle proprie posizioni ma incapace di adattarsi alla situazione e al pubblico tradizionale di Porta a Porta, abituato a confronti ben più impostati. Questo aspetto avrà senza dubbio soddisfatto i simpatizzanti grillini, ma forse non l’elettorato affezionato al programma, vero riferimento di quella ospitata. “Bevi, non ti bagnare e calmati” ha detto Vespa al comico, notando una certa irrequietezza. E lui: “con te davanti non ci riesco a rilassarmi, la tua è una finta calma“.

Tornato in diretta dopo trent’anni, Grillo se l’è cavata ma non ha divorato il palcoscenico, come qualcuno si sarebbe aspettato. Anzi, a Porta a Porta il comico ha dovuto confrontarsi innanzitutto con una liturgia a lui poco congeniale e con un giornalista che, dietro al sorrisetto sornione, ha dimostrato di saper fare il suo mestiere. Forse la performance televisiva non inciderà sulle sorti elettorali del suo Movimento (molto positive, secondo i sondaggi), ma Grillo in cuor suo lo sa: ieri sera poteva andargli meglio.

ANNOUNO, SANTORO: VESPA E GRILLO SEMBRAVANO FAZIO E LITTIZZETTO (VIDEO)

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Michele Santoro Announo

Uno spettatore d’eccezione. A vedersi il faccia a faccia televisivo tra Beppe Grillo e Bruno Vespa c’era anche Michele Santoro. “L’incontro tra due mostri di solito così animosamente distanti, e per una sera così pericolosamente vicini, lo avresti guardato anche senza audio” ha ammesso ieri il giornalista durante il suo editoriale ad AnnoUno. Il confronto più atteso della campagna elettorale, però, non ha convinto del tutto il conduttore di La7, che ha smontato quella che secondo molti era stata un’intervista dai ritmi frizzanti.

Se ci sarà un futuro a cinque stelle del servizio pubblico, di sicuro una sarà di Bruno Vespa” ha detto Santoro, rifilando un colpetto basso al collega. Poi, dopo aver detto che Beppe Grillo a Porta a Porta faceva tenerezza (“suda, si agita, divaga, recuperando pezzi di repertorio dei suoi comizi“), ha criticato l’atteggiamento tenuto da Vespa durante l’intervista:

“…Vespa lo guarda, spesso in silenzio, come a dire ‘vai avanti tu che a me viene da ridere’. Oppure chiosa ‘ma no, ma dai, ma come farai, questo proprio non si può, è impossibile, non si può fare!’. Insomma, come fa Fazio con la Littizzetto

Altro che vivace faccia a faccia: secondo Santoro, insomma, Grillo e Vespa su Rai1 avrebbero replicato i botta e risposta comici tra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

Santoro ha poi rimproverato a Bruno Vespa di non aver replicato a Grillo quando diceva di prendere soltanto 900 euro di pensione nonostante i miliardi versati. “Vespa non dice ‘non è possibile’, ma sta zitto (…) si vede che gli va bene così, e non solo per l’ascolto“. Poi, un’ulteriore stoccata al collega di Rai1, che in un’intervista aveva paragonato il suo confronto con Beppe Grillo a quello tra Santoro e Berlusconi avvenuto lo scorso anno.

In un’intervista Vespa ha detto che il suo faccia a faccia con Grillo è stato quasi come Silvio Berlusconi da Santoro. Infatti su una rete che fa il 19% ha fatto il 28%, cioè il 30% in più di quella rete. Mentre noi su una rete che fa il 5% abbiamo fatto il 33%, cioè il 700-800% in più. Ma lui, ci ha sorpassato. Quasi. E i giornali, che allora gridarono ‘avete resuscitato Berlusconi’, questa volta si sono sciolti in complimenti…

L’ideatore di Announo ha poi ricordato al suo pubblico la profezia paventata da Vittorio Feltri a Servizio Pubblico: secondo il giornalista, nel segreto dell’urna anche molti elettori di centrodestra potrebbero scegliere Grillo. E ha aggiunto:

Quindi pensatela come volete, ma Grillo da Vespa non è stato soltanto una questione di share, ma è stato un segnale che in questo Paese sorpassare a destra si può. Tanto le europee non contano un caxxo. E poi accada quel che accada. Perepepè!

BRUNO VESPA, DA ZERBINO A EROE GRAZIE A GRILLO

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Bruno Vespa e Beppe Grillo, Porta a Porta

Santo, santo subito. Molti dicono di averlo rivalutato, e così Bruno Vespa si è conquistato un posticino in Paradiso, anche se per poco. Tutto merito della sua intervista a Beppe Grillo. Nel faccia a faccia, tenutosi lunedì scorso su Rai1, il giornalista ha assestato alcune domande giuste al momento giusto, incalzando il leader del Movimento Cinque Stelle. Tanto è bastato a trasformare il conduttore di Porta a Porta in un eroe per un giorno, plaudito anche da chi fino all’altro ieri lo considerava un esponente del telegiornalismo d’antiquariato.

Di fronte a Grillo, il conduttore di Rai1 ha mostrato un piglio e una vivacità insoliti, che hanno spiazzato anche i suoi più fermi detrattori. In effetti, era da parecchio tempo che Vespa non utilizzava il pungiglione con tale precisione: ma possibile che due domandine puntute rivolte al leader pentastellato abbiano potuto trasformare il giudizio negativo maturato da alcuni sul suo conto? Certi elogi improvvisi al neo-paladino Bruno fanno sorridere, specialmente se pronunciati da quanti erano soliti contrapporre al giornalista di Rai1 il feticcio dell’informazione dura e pura. Rispetto alla contraddizione esibita da costoro, bisognerà piuttosto ammettere che, se da una parte Bruno non è mai stato fustigatore dei potenti (anzi, tutt’altro), dall’altra non è nemmeno il babau dipinto da molti.

Porta a Porta è un programma istituzionale e lo stile del confronto è molto liturgico, impostato, mai teso a mettere in difficoltà gli ospiti. Non a caso, in quello studio i politici ci vanno più volentieri che altrove. Questo aspetto potrà non piacere a molti, ma d’altra parte sarebbe ingenuo pensare o auspicare che il talk show più prestigioso della Rai si trasformi in un ring dove i politici vengono suonati al posto del tradizionale campanello. Il format è un altro: lì dentro, Bruno Vespa è una sorta di sacerdote, e come noto a Messa non si suonano chitarre rock né si dicono parolacce. Al massimo, si può discutere sul ritmo della predica o sulla quantità di incenso profuso.

Berlusconi a Bruno Vespa: sta esagerando, tra poco lo meno

D’accordo, al riguardo qualcuno farà notare che in questi anni don Bruno è stato pure molto indulgente (con le domande, spesso troppo blande), e che lo stile adottato con Grillo è stato decisamente diverso da quello riservato ad altri leader. Tutto vero, anche se, in realtà, nel rush finale di questa campagna elettorale il conduttore ha provato a stuzzicare anche Silvio Berlusconi. Nella puntata  del 21 maggio scorso, più volte Bruno ha interrotto l’ex premier, che d’un tratto lo ha simpaticamente (ma non tanto) rimproverato. “Lei sta esagerando. A questo punto penso che lei abbia una consulenza con la sinistra” ha detto Berlusconi ridendo. Poi, di nuovo incalzato, l’ex Cavaliere ha detto: “non sa che rischio corre perché io sono più giovane di lui e tra poco lo meno“.

Più avanti, mentre Berlusconi ipotizzava un’abolizione totale del Senato, Vespa borbottava: “è una provocazione, dai…“, un po’ come accaduto con le controffensive antieuropee annunciate da Grillo. Insomma, il giudizio manicheo su Bruno andrebbe quantomeno rivisto: tra chi lo considera strumentalmente uno zerbino e chi ne ha già fatto un eroe, ci sembra più corretto piazzare il conduttore in Purgatorio. Almeno in attesa del prossimo faccia a faccia.

PORTA A PORTA: LA RUSSA PERDE LA SCOMMESSA E SI TAGLIA LA BARBA IN DIRETTA. SALVINI: FESTIVAL DEL TRASH (VIDEO)

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Ignazio La Russa taglia la barba, Porta a Porta

No Europa, no party. Anzi: no barba. Ignazio La Russa lo aveva promesso solennemente in diretta tv, lanciando una scommessa alla vigilia delle elezioni. “Mi taglio la barba se Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alle Europee non supera il 4%” aveva detto l’ex ministro a Porta a Porta. Ebbene, alla prova delle urne il suo partito non ha raggiunto la fatidica soglia di sbarramento, e così l’esponente di FdI ha dovuto onorare l’impegno preso davanti ai telespettatori. E’ accaduto ieri sera su Rai1, nel talk show condotto da Bruno Vespa (video sotto).

Per l’ottima riuscita del siparietto, il giornalista ha sistemato al centro dello studio una poltrona da barbiere, sulla quale si è accomodato La Russa. Imbarazzata e divertita la reazione di Giorgia Meloni, presente in studio: “me ne posso andare?” ha detto la leader di Fratelli d’Italia mentre il collega di partito si apprestava a provare il rasoio del barbiere Carmine. Sotto lo sguardo divertito di Bruno Vespa, il senatore si è fatto radere il pizzetto mentre esibiva un cartello per ringraziare 1.004.137 cittadini che hanno votato il suo partito “senza ministri né altro”.

Neanche il tempo di commentare l’esito del voto, e il barbiere era già pronto a tagliare pure i baffi all’ex ministro, che lo ha fermato: “i baffi non ne abbiamo parlato, salviamo almeno quelli“. A coronamento del surreale momento, nello studio di Porta a Porta sono risuonate le note della cavatina di Figaro, dal Barbiere di Siviglia di Rossini. E così, per un attimo nel programma di Rai1 è scomparso il talk ed è partito lo show, dopo una settimana di campagna elettorale in cui Vespa aveva sfoderato un insolito piglio giornalistico, guadagnandosi una santificazione inaspettata che ci fatto riflettere. Qualcuno, forse, ieri sera si sarà rimangiato quegli elogi. Ignazio La Russa taglia la barba, Porta a Porta

Ignazio La Russa taglia la barba, Matteo Salvini: festival del trash

Curioso il commento in diretta di Matteo Salvini, che ha assistito al siparietto da una postazione in prima fila. Il segretario federale della Lega Nord, ospite nello studio di Porta a Porta, ha postato su Facebook una foto da lui stesso scattata durante la rasatura di La Russa. E ha chiosato: “Festival del TRASH…Non ho parole“. E’ il Festival della politica post elettorale in tv, e per una volta nessuno avrà potuto dire “che barba”…

Ignazio La Russa taglia la barba: video

PALINSESTI RAI 2014/2015: BALLARO’ CONFERMATO, FLORIS NON ANCORA. VESPA PERDE UNA SERATA

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Bruno Vespa, Porta a Porta

Il CdA Rai ha detto sì, ma proprio per un pelo. Nella seduta di ieri, il Consiglio di Viale Mazzini ha approvato a maggioranza (risicata) i palinsesti 2014/2015 del servizio pubblico, in vista della presentazione ufficiale che si terrà il 25 e 26 giugno prossimi a Milano e Roma. Taccuino alla mano, i direttori di rete e il DG Gubitosi hanno ancora una settimana di tempo per limare la programmazione e riempire quelle caselle su cui aleggia ancora l’incognita. Una di queste riguarda Giovanni Floris.

Palinsesti Rai: Floris ancora in trattativa

Il suo programma, Ballarò, è stato confermato nella prima serata di Rai3, ma a rimanere in discussione è il rinnovo del suo stesso ingaggio, ormai in scadenza. Il conduttore, infatti, dopo essersi visto negare una promozione su Rai1, avrebbe chiesto più spazio sulla terza rete (con un conseguente aumento del cachet, che attualmente ammonterebbe secondo le indiscrezioni a 550mila euro annui), e messo in discussione la propria permanenza a Viale Mazzini. Secondo voci di corridoio, nel frattempo il giornalista avrebbe preso contatti con Mediaset, anche se qualcuno è pronto a giurare che dietro a tali rumors ci sia un’abile strategia di telemercato messa in campo dall’agente tv Beppe Caschetto.

Rai, Gubitosi: forse Floris ha altre offerte

Sul fronte interno, il problema Floris non viene certo negato. Ieri stesso il Gubitosi vi ha fatto riferimento, precisando che l’azienda non può spingere le trattative oltre una certa cifra. “Speriamo che la accetti, ma se non l’ha ancora fatto credo che abbia altre offerte” ha detto il DG. Un modo elegante per sottendere che la Rai non farà i salti mortali per trattenere il conduttore?

Palinsesti Rai: Porta a Porta deve lasciare libere 20 serate

Sempre in ambito talk show, i palinsesti 2014/2015 approvati ieri ci regalano una novità: Bruno Vespa perderà una puntata settimanale. Come confermato dal consigliere Antonio Verro all’Huffington Post, al talk show di Bruno Vespa verrà tolto un appuntamento – con ogni probabilità quello del lunedì (la giornata politicamente meno scottante della settimana) – per un totale di dieci puntate in autunno e dieci in primavera.

Aggiornamenti sui palinsesti:

VERONICA MAYA FUORI DA UNO MATTINA. AL SUO POSTO FRANCESCA FIALDINI

VERDETTO FINALE: IN POLE FLAVIO MONTRUCCHIO. IN LIZZA CUCCARINI E LEOFREDDI


DM LIVE24: 24 GIUGNO 2014. ROBERTO FICO CHIUDEREBBE PORTA A PORTA E COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI

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Robero Fico

Robero Fico

Fico chiuderebbe Porta a Porta

Porta a Porta? Fosse per me, andrebbe chiuso. Così Roberto Fico, Presidente della Commissione Vigilanza Rai del M5S, che oggi è stato ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, il programma di Rai Radio2 condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Per quante ore al giorno vede la tv? “Due ore, poi le cose che mi interessano me le rivedo sul web. A casa ho una televisione piccola, appena 16 pollici”. E cosa vede di più? “Soprattutto telegiornali. Il primo che vedo è il Tg1, poi il Tg2, il Tg3 e Rainews”. Quante serate dovrebbe fare una trasmissione come Porta a Porta? “Io credo che quella trasmissione vada totalmente rinnovata, da quanto tempo va avanti? Bisogna cercare di rinnovarla”. E quindi quante volte la manderebbe in onda? “No, no, io la cambierei proprio”. E Vespa? “Vespa ha un contratto, non è nemmeno un dipendente Rai. Dagli organi di stampa apprendiamo che ha un contratto milionario”. Quindi lei chiuderebbe Porta a Porta? “Io chiuderei Porta a Porta e farei un altro tipo di trasmissione”. A condurre questa nuova trasmissione ci potrebbe essere Floris? “No, ci sono tanti giovani bravi che potremmo far emergere”. Se Floris andasse a Mediaset sarebbe un danno per la Rai. “E’ Crozza la grande forza della trasmissione, lui è molto seguito e molto visto”. Quale altra trasmissione proprio non le piace? “Si, l’Arena. Non la conduzione di Giletti ma il programma”.

Fico chiuderebbe Commissione Vigilanza Rai

“La Commissione Vigilanza si potrebbe chiudere ma all’interno di una riforma di sistema della Governance Rai, si potrebbero ricostituire sotto le Commissioni cultura alcune funzioni della Commissione Vigilanza. Bisognerebbe abolire la legge Gasparri, io vorrei esser l’ultimo presidente della Commissione”. Così Roberto Fico, Presidente della Commissione Vigilanza Rai del M5S, che oggi è stato ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, il programma di Rai Radio2 condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

SPECIALE PORTA A PORTA: MATTEO RENZI INAUGURA IL SEMESTRE EUROPEO STASERA DA BRUNO VESPA

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Speciale Porta a Porta, Renzi

Matteo Renzi limerà il suo intervento fino all’ultimo minuto: quest’oggi dovrà fare bella figura. Alle 15.00, il premier pronuncerà all’Europarlamento il discorso con cui aprirà il semestre di presidenza italiana, un periodo cruciale e pieno di sfide sia per il Vecchio Continente che per il nostro Paese. Il leader del Pd, forte del recente consenso ricevuto alle urne, dovrà lanciare segnali di fiducia davanti ai colleghi europei, ed in serata sarà tenuto a fare lo stesso davanti al pubblico di Rai1, al cospetto di Bruno Vespa.

Di ritorno da Strasburgo, infatti, stasera il Presidente del Consiglio sarà ospite di uno Speciale Porta a Porta in onda per mezz’ora a partire dalle 20.35. Subito dopo l’edizione serale del Tg1, Renzi incontrerà Bruno Vespa per rilasciare un’intervista a caldo sulla giornata appena trascorsa all’Europarlamento e sul semestre di presidenza italiana appena avviato. Con ogni probabilità, nello Speciale non mancheranno riferimenti alla politica interna del Paese, dal momento che il premier giocherà una partita importante anche su quel fronte. Tra riforma del Senato, legge elettorale, jobs act, giustizia e anticorruzione, l’estate di Matteo sarà particolarmente calda.

Intanto, però, una cosa alla volta: oggi l’attenzione sarà soprattutto sull’apertura del semestre di presidenza, evento che Bruno Vespa non ha voluto “bucare”. Nonostante Porta a Porta abbia già chiuso i battenti per ferie, stasera il giornalista tornerà in onda in via eccezionale, cogliendo al volo la possibilità di intervistare in esclusiva Matteo Renzi. Non è la prima volta che il conduttore approda in access prime time con un breve approfondimento da lui curato: avvenne anche sotto il governo Monti, nei giorni in cui il Professore si apprestava a varare le misure lacrime e sangue per contrastare la crisi.

Eccezion fatta per lo speciale in onda oggi, Vespa tornerà su Rai1 nella prossima stagione tv, quando Porta a Porta perderà un appuntamento settimanale, per un totale di dieci puntate in meno in autunno e dieci in primavera. L’appuntamento con lo Speciale Porta a Porta con Matteo Renzi è per stasera alla e 20.35 su Rai1.

MATTEO RENZI ANNULLA LA CONFERENZA STAMPA UE PER ANDARE A PORTA A PORTA

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Matteo Renzi, Porta a Porta

Da terza Camera del Parlamento italiano a quarta sede del Parlamento europeo. Con l’intervista strappata ieri a Matteo Renzi nel giorno d’apertura del semestre europeo di presidenza, Porta a Porta si è conquistata un posto di primo piano tra le testate del Vecchio Continente. Ad attribuire tale importanza al programma di Bruno Vespa è stato lo stesso premier, che, dopo aver parlato a Strasburgo, si è fiondato in Italia per comparire su Rai1, lasciando a bocca asciutta i giornalisti stranieri che attendevano una sua dichiarazione.

La priorità data da Renzi allo Speciale Porta a Porta è subito parsa inusuale rispetto al “protocollo” europeo, che invece avrebbe previsto una sua conferenza stampa assieme al neoeletto presidente europeo Martin Schulz. Infatti, stando a quanto si apprende, era dalla mattinata di ieri che i giornalisti premevano per avere un faccia a faccia con il premier italiano, e l’incontro era stato fissato al termine del dibattito in aula. I tempi della seduta plenaria, però, si sono protratti oltremodo e di conseguenza il nostro Primo Ministro ha dovuto rinunciare al briefing: Bruno Vespa lo stava aspettando.

E così, puntualissimo, ieri Matteo Renzi è apparso nell’access prime time di Rai1 per lo Speciale Porta a Porta dedicato proprio all’avvio del semestre europeo. A Strasburgo, intanto, c’era chi mormorava sull’atteggiamento del premier italiano, e chiedeva a Martin Schulz un commento sull’episodio.

Non tocca a me commentare l’agenda del primo ministro. Solo eccezionalmente ed esclusivamente stavolta non si fa la conferenza stampa a causa di restrizioni di orari del primo ministro che deve tornare immediatamente in Italia” aveva risposto il neopresidente europeo, minimizzando.

Riferendosi a Renzi, Schulz ha poi detto: “sapete che è un uomo che lavora molto con la stampa, non si nasconde di certo“, aggiungendo che un episodio simile era già accaduto negli anni scorsi proprio in circostanze analoghe. Caso e polemiche chiuse, quindi. Almeno fino alla prossimo conferenza stampa. Almeno fino al prossimo Speciale Porta a Porta.

PORTA A PORTA: BRUNO VESPA APRE LA VENTESIMA EDIZIONE CON RENZI. “UN MIO EREDE? NON SONO ANCORA MORTO!”

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Porta a Porta, Bruno Vespa

Da vent’anni esatti sulla scena televisiva (e politica), Porta a Porta detiene l’”elisir di lunga vita”. Il programma d’approfondimento condotto da Bruno Vespa taglia un traguardo di tutto rispetto, e lo fa confermandosi il più istituzionale dei talk show. Per il suo debutto stagionale numero venti, che avverrà stasera alle 23.10 su Rai1, la “Terza Camera” ha infatti invitato l’uomo del momento, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quest’anno la longeva trasmissione della rete ammiraglia andrà in onda con tre puntate settimanali, dal martedì al giovedì, sino al 13 novembre (la puntata del lunedì è appannaggio dell’ottimo Petrolio). Poi riprenderà la normale programmazione di quattro puntate, dal lunedì al giovedì.

Cambiano le stagioni ed i governi, ma Porta a Porta c’è sempre. Col passare degli anni, però, il programma di Vespa ha dovuto confrontarsi con un panorama televisivo sempre più articolato. In termine di ascolti la battaglia è aperta, anche e soprattutto in seconda serata, come ha spiegato lo stesso conduttore presentando la nuova edizione.

Bruno Vespa: dovremo vedercela con Ballarò e Floris su La7

Finora abbiamo mantenuto la leadership in quella fascia, vincendo anche 28 confronti diretti su 30 con Matrix, ma ci saranno molte prime serate che dureranno più a lungo sugli altri canali: il martedì, per esempio, ci saranno colossi come Ballarò e il nuovo programma di Floris su La7. Dovremo vedercela anche con loro” ha detto Vespa.

Per essere competitivo, anche quest’anno il format punterà sempre sull’attualità, molto sulla cronaca politica, ma anche di costume e nera. Un mix che punta a soddisfare un pubblico ampio. “Gli share di partenza forse saranno bassi, ma poi dovremmo risalire” ha previsto Vespa, mettendo quasi le mani avanti. In questi anni, nonostante la crescente concorrenza, il conduttore è sempre riuscito ad ottenere riscontri di pubblico positivi, se contestualizzati nell’ambito di un’audience sempre più frammentata.

Venti primavere e non sentirle. Bruno Vespa si appresta a traghettare Porta a Porta lungo una nuova stagione, e a cedere il passo non ci pensa nemmeno. “Un mio erede? Non sono ancora morto!” ha scherzato il giornalista in conferenza stampa.

SERGIO MATTARELLA, L’UNICO POLITICO MAI OSPITE DI PORTA A PORTA

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Sergio Mattarella

Dal Parlamento alla Corte Costituzionale, e poi su fino al Colle. Ma senza mai passare dalla Terza Camera. Il cursus honorum di Sergio Mattarella, neoeletto Presidente della Repubblica, vanta incarichi prestigiosi ed autorevoli, anche se per certi versi risulta incompleto. Nessuno è perfetto, direte voi. Il dodicesimo Capo dello Stato italiano, infatti, è forse uno dei pochi politici di caratura nazionale a non aver mai messo piede negli studi di Porta a Porta, la tribuna politica più istituzionale ed affollata del piccolo schermo.

Presidenti del Consiglio, Ministri, deputati, senatori, magistrati, sottosegretari e forse persino portaborse: dalla Terza Camera presieduta dal decano dell’informazione Rai sono passati davvero tutti (o quasi). Ma Sergio Mattarella no. A rivelare ed ammettere la curiosità è stato lo stesso Bruno Vespa, che ha assistito all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica dalle tribune dell’Aula riservate ai giornalisti. L’unico frammento che ritrae un fugace Mattarella sugli schermi di Porta a Porta – ha raccontato il conduttore a La Stampa – l’hanno ritrovato i suoi collaboratori.

E’ un’intervista video del 1996. Porta a Porta era nato da pochissimo, Romano Prodi aveva appena vinto le elezioni. Mattarella accusava Silvio Berlusconi di ostruzionismo. Berlusconi poi gli rispose dallo studio. E’ una bella curiosità da trasmettere oggi, vent’anni dopo” ha spiegato Vespa.

Fu un’apparizione rapida, quella di Mattarella, che si concesse alle telecamere per qualche battuta ma mai si accomodò sulle poltrone di Porta a Porta anche negli anni successivi. Con quello stile asciutto e schivo che impareremo a conoscere, l’attuale Presidente della Repubblica ha sempre evitato duelli o gazzarre mediatiche, anche in ossequio a quella scuola politica propria della Prima Repubblica, di cui egli è figlio diretto.

Nessun motivo di cruccio per Bruno Vespa (almeno in apparenza). A distanza di tempo, il giornalista può appuntare questa curiosità nella bacheca delle eccezioni che hanno segnato la storia del suo longevo programma.

DARIA BIGNARDI STANCA DI FARE LE INVASIONI: E’ DIVENTATO UNA FATICA!

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Daria Bignardi

Maurizio Crozza a parte, capace di strappare ancora risate e ascolti (le prime due puntate di Crozza nel Paese delle Meraviglie hanno raccolto in media quasi 2 milioni e mezzo di telespettatori, pari all’8.54% di share), in casa La7 i sorrisi latitano al pari dei numeri. Quel settimo canale del telecomando che sembrava destinato ad infastidire i primi sei vive una fase di stanca. Uno dei simboli di questa “sofferenza”, per sua stessa ammissione, è Daria Bignardi.

Daria Bignardi: “Faccio fatica a fare Le Invasioni”

La conduttrice, al timone della decima edizione de Le Invasioni Barbariche (ogni mercoledì alle 21.10 su La7), inizia a palesare una certa stanchezza. In effetti, quella Daria barbarica, ficcante, talvolta anche antipatica, ma pur sempre stimata e temuta dall’intervistato di turno, sembra essersi un po’ raffreddata. La Bignardi, per dirla con un suo sfortunato programma, è quasi “glaciale”. Gli ascolti non aiutano (Le Invasioni si attestano attorno al 3% di share, mentre un anno fa erano al 4.68%) così come non aiuta una diretta di oltre tre ore a settimana, fatta di faccia a faccia di cui la tv ormai abusa tutti i giorni.

“Io adesso faccio un programma troppo lungo, con troppe interviste. E’ diventato una tale faticaFaccio troppa fatica sia a prepararmi come vorrei che a dare sempre tutto quello che vorrei dare”

ha dichiarato la conduttrice ieri sera a Porta a Porta, protagonista di un faccia a faccia – per l’appunto – con Bruno Vespa in occasione del suo quarto romanzo “L’amore che ti meriti”. Chissà che non volesse strizzare nuovamente l’occhio a mamma Rai dopo la non esaltante esperienza nel 2009 (condusse su Rai 2 L’era glaciale, per poi tornare dopo pochi mesi a La7). Certo è che, a giudicare dal suo tono di voce, ipotizzare oggi una Daria Bignardi pronta ad un’altra edizione de Le Invasioni il prossimo anno diventa quasi complicato. Staremo a vedere.

PORTA A PORTA, BRUNO VESPA BLOCCA L’APPLAUSO A BERLUSCONI: NON SIAMO A CHE TEMPO CHE FA

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Bruno Vespa, Porta a Porta

I detrattori lo dipingono sempre come un giornalista di parte, oltremodo ossequioso coi potenti di turno. In realtà, ieri sera Bruno Vespa ha dimostrato di saper essere un integerrimo garante della par condicio, un alfiere della neutralità nei dibattiti politici in tv. L’avreste mai detto? Durante l’ospitata di Silvio BerlusconiPorta a Porta, e a pochi giorni dalle elezioni regionali, il conduttore ha stoppato un applauso spontaneo rivolto all’ex premier dal pubblico in studio. E, con un sorriso sornione, ha bacchettato la platea:

Bruno Vespa: niente applausi, non stiamo a Che tempo che fa

Ragazzi, scusate, qua non stiamo a Che tempo che fa, dove ci sono quei meravigliosi applausi per tutti gli ospiti. Io soffro, ma da vent’anni ci siamo dati la regola che non si applaude nelle trasmissioni politiche. E’ un limite e vi chiedo scusa“.

Sotto lo sguardo divertito di Berlusconi, Bruno ha rifilato una stoccata niente male al programma condotto da Fabio Fazio, dove – in effetti – un battimano non lo si nega mai a nessuno. Tanto meno ad un politico. Il pungiglione di Vespa, in particolare, ha pizzicato il salotto buono di Rai3 proprio a pochi giorni dall’intervista concessa a Fazio dal leader di Forza Italia, che per la prima volta è apparso a Che tempo che fa.

Sollazzato e stupito dalla frecciatina di Vespa, Berlusconi ha invece spezzato una lancia a favore del pubblico plaudente. E, rivolgendosi all’inflessibile Bruno, ha scherzato: “direttore, si può anche cambiare…


QUINTA COLONNA, PORTA A PORTA E OTTO E MEZZO: TORNANO I TALK SHOW. SALVINI SU RETE4, RENZI DA VESPA

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Paolo Del Debbio, Quinta Colonna

L’attualità politica torna al centro dei palinsesti, sollecitata da accadimenti di portata mondiale che in queste ore stanno catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica. La settimana appena iniziata sarà caratterizzata dalle partenze stagionali di alcuni dei talk show più seguiti del piccolo schermo: oggi (lunedì 7 settembre) torneranno in onda Otto e Mezzo con Lilli Gruber, ma anche Quinta Colonna di Paolo Del Debbio e Porta a Porta. Ad inaugurare le danze saranno i due Mattei della politica – Salvini e Renzi – rispettivamente ospiti su Rete4 e Rai1.

Quinta Colonna: Del Debbio riparte con Salvini

Il leader della Lega Nord sarà il protagonista di un’intervista con cui Paolo Del Debbio inaugurerà la nuova edizione del suo popolare programma di prima serata. Il conduttore, che tornerà anche in access prime time con Dalla Vostra parte, anche quest’anno sarà a diretto contatto con le piazze (stasera toccherà a Roma e Ferrara) e con le istanze della gente comune. Al centro della puntata di stasera ci saranno l’emergenza immigrazione (con un servizio esclusivo da Budapest), gli scandali di Mafia Capitale, ma anche il caso dei coniugi uccisi a Catania da un profugo ivoriano. Il programma di Rete4 ospiterà anche una nuova rubrica, In Nome del Popolo Italiano, cui cui Del Debbio chiederà ai politici di risolvere i problemi a livello locale.

Otto e Mezzo: la nuova edizione

In access prime time su La7 tornerà invece Lilli Gruber con Otto e Mezzo. La giornalista ha ricevuto il testimone dalla coppia Labate-Parenzo, che per il mese di agosto ha occupato la fascia con il talk show In Onda. La conduttrice bolzanina – si legge in un comunicato – proporrà “idee, sensibilità e punti di vista diversi per consentire al pubblico di orientarsi di fronte ai cambiamenti“. Gli ospiti che stasera siederanno nella trasmissione di La7 sono Marco Travaglio e Giovanni Floris, che tornerà a sua volta con diMartedì il 15 settembre prossimo.

Porta a Porta: Matteo Renzi ospite di Bruno Vespa

Immarcescibile e immancabile, in seconda serata su Rai1 stasera Bruno Vespa riaprirà i battenti di Porta a Porta. E lo farà nel suo stile, ospitando un nome altisonante della politica italiana: per il suo debutto stagionale, il giornalista avrà in studio il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quest’anno, nelle quattro puntate settimanali, nel salotto televisivo di Rai1 al centro dell’attenzione ci saranno l’esodo biblico di migranti che investe l’Italia e l’Europa, i grandi fatti di cronaca, la crisi che colpisce i mercati mondiali, gli sviluppi della politica italiana e il percorso delle riforme del Governo Renzi. Per il programma Rai sarà la ventesima edizione.

CASAMONICA A PORTA A PORTA: E’ POLEMICA. “UNO SPETTACOLO VERGOGNOSO”

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Porta a Porta, Casamonica ospiti (foto ANSA)

Uno “spettacolo vergognoso”, uno “scandalo”. Addirittura “un oltraggio alla città”. Divampano le polemiche attorno all’ospitata dei Casamonica a Porta a Porta, avvenuta ieri su Rai1. In seconda serata, il programma di Bruno Vespa ha dato voce a Vera e Vittorino, rispettivamente figlia e nipote del defunto capo clan Vittorio, i quali hanno difeso il loro congiunto davanti alle telecamere con un serrato contraddittorio da parte del conduttore. Una scelta coraggiosa, diciamo pure uno scoop, che però ha innescato l’indignazione di alcuni politici (soprattutto di area Pd) e reazioni scomposte, in parte intrise di ipocrisia.

Casamonica a Porta a Porta: critiche dal Pd

Le critiche più accese alla puntata di Porta a Porta trasmessa ieri sono arrivate dai consiglieri comunali del Pd in Campidoglio, gli stessi che – per intenderci – non spesero una parola sui suddetti Casamonica e sul loro prosperare, se non dopo il discusso funerale tributato al capo clan.

È stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione. Vedere accomodati rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto buono della tv di Stato finanziata con il canone dei contribuenti, doverli sentire rivendicare proprio quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre stabilivano accostamenti improponibili e ignominiosi tra grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l’illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità” hanno accusato gli esponenti Pd.

Ci sembra il colmo: invece di assumere misure contro la malavita (di cui Mafia Capitale è stata un emblema), i solerti consiglieri di maggioranza di Roma se la sono presa con un programma tv che ha fatto il proprio dovere. A rincarare la dose dell’assurdità ci ha pensato il presidente dell’Assemblea nazionale Pd, Matteo Orfini: “Porta a Porta e Rai Uno riflettano: offrire un palcoscenico ai Casamonica è stato un errore grave che nulla c’entra con il servizio pubblico” ha bacchettato su Twitter. Peccato che l’esponente democratico non abbia usato la stessa severità con altri organi di stampa, che pure hanno intervistato componenti del clan Casamonica.

E che dire delle critiche mosse da Marco Causi, vicesindaco della Capitale, il quale ha auspicato “qualcuno alla Rai abbia il buongusto di chiedere scusa alla città di Roma, ai romani e a tutti i cittadini“. Le stesse scuse che, probabilmente, molti cittadini romani si attendono dall’amministrazione Capitolina, ormai da mesi nella bufera.

Casamonica a Porta a Porta, Beppe Grillo: servizio pubblico paramafioso

Severo anche l’attacco di Beppe Grillo: “la Rai fa servizio pubblico paramafioso“. Bruno Vespa, intanto, ha annunciato una conferenza stampa. Inoltre, alle polemiche sulla partecipazione a ‘Porta a porta’ della figlia e del nipote di Vittorio Casamonica, sarà dedicata stasera l’apertura della trasmissione di Bruno Vespa con un dialogo tra il conduttore e Alfonso Sabella, assessore alla legalità del comune di Roma.

CARLO FRECCERO A DM: LA POLEMICA SU VESPA E’ RIDICOLA, NON SPETTA AL CDA INTERVENIRE. LA VERA NOTIZIA E’ MEDIASET CHE PERDE IL 3% DI SHARE SENZA SKY

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Carlo Freccero

Nessuno tocchi il Vespone. Dopo aver ospitato i Casamonica a Porta a Porta, ieri sera Bruno Vespa ha replicato alle critiche, severe e pretestuose, piovutegli addosso dopo la trasmissione incriminata. “Lasciateci fare il nostro mestiere” ha tuonato. Nelle ore in cui divampava la polemica, però, il popolare conduttore non è stato lasciato solo: tra le voci levatesi in suo favore, infatti, c’è stata anche quella autorevole e forse inaspettata di Carlo Freccero. Rintracciato da DavideMaggio.it, il neoeletto Consigliere d’amministrazione Rai ha commentato a modo suo la vicenda (e non solo quella).

La cosa di Vespa mi è sembrata ridicola” ha dichiarato Freccero, trovatosi a ‘difendere’ Bruno Vespa dall’accusa di aver tradito il servizio pubblico. Il Consigliere Rai, in particolare, ha analizzato la questione dal proprio punto di vista – quello duplice di osservatore critico e di componente del CdA – ed ha spiegato:

Il Consiglio d’amministrazione non deve pensare ai programmi, deve pensare alle regole della Rai. Non può fare il direttore dei programmi, perché questo non è il suo compito. Nello specifico, è il conduttore che deve decidere sul suo programma. Il CdA può solo ratificare le decisioni del Direttore Generale, ma non può sostituirsi a lui, né al direttore dei programmi. Ognuno faccia il suo lavoro“.

In realtà, più che una difesa di Vespa sul singolo episodio, quella di Freccero è diventata una precisazione sul metodo e sull’indipendenza. Ma anche una risposta – indiretta – a quanti avrebbero voluto che i vertici Rai intervenissero sulla scelta editoriale di Porta a Porta.

Non ho mai sopportato che il Consiglio di Amministrazione intervenisse sui programmi. Io parlo come quello che, fino a poco tempo fa, era dall’altra parte e quindi sono molto sensibile a queste cose, perché ho fatto il direttore per tanti anni e quindi mi metto sempre nelle vesti del direttore. Capite?” ha aggiunto il professore.

Piuttosto cerchiamo di capire quale sia la vera missione del servizio pubblico in questa situazione controversa” ha proseguito Freccero, spostando il baricentro della discussione su questioni ben più significative per gli equilibri televisivi. “La vera notizia di queste ore - ha infatti concluso - non è la cosa di Vespa, ma il fatto che Mediaset abbia perso oltre il 3% di share avendo lasciato la piattaforma Sky“. A noi, in realtà, la situazione risulta diversa.

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (7-13/09/2015): PROMOSSI AMADEUS E MAGALLI. BOCCIATO A CONTI FATTI

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Flavia Pennetta

Promossi

10 alla finale tricolore degli Us Open 2015 tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Un evento dall’alto valore sportivo e simbolico che ha sancito ufficialmente la discesa della nuova Deejay Tv nell’arena dei canali generalisti.

9 a Amadeus. Alla guida di Reazione a Catena, il conduttore ravvenate è stato nuovamente il protagonista dell’estate catodica. Un successo che gli è valso il ritorno in prime time su Rai2 con Stasera Tutto E’ Possibile.

8 a Giancarlo Magalli. Il volto de I Fatti Vostri si è messo in gioco a Pechino Express con la consueta ironia, spesso sottovalutata da critica e addetti ai lavori. Momento (s)cult è la posa in vasca da bagno ricoperto di schiuma.

7 al debutto americano di Stephen Colbert, alla guida del Late Night Show di Cbs al posto di David Letterman. Qualche trovata dal sapore surreale in più rispetto al predecessore e al competitor Fallon, ma chi si aspettava una rivoluzione è rimasto deluso. Riuscirà a scacciare in tempi brevi il fantasma di Letterman?

6 a Giovanna Civitillo che, dopo anni televisivamente nefasti, ritrova il suo “posticino” al sole in tv ad Avanti Un Altro. Sarà la moglie di Amadeus nel minimondo. Della serie, chi si accontenta gode.

Bocciati

5 all’esordio de La Vita in Diretta che ha seguito l’operazione di riduzione del peso di Platinette con una serie di collegamenti con l’ospedale e arrivando addirittura a imbastire un talk show. Tale scelta, già di per sè discutile, è resa ancora più stigmatizzabile in una trasmissione che si (auto)proclama elegante e di servizio pubblico.

4 al nuovo A Conti Fatti. Stravolgendo il format, il risultato non cambia. Se almeno prima Isoardi & co. avevano l’alibi di una trasmissione al servizio del consumatore, in questo caso, invece, la trasmissione è in odor di trash. Inoltre se lo scopo era di farne un talk con gente comune, tanto valeva allungare Storie Vere rispolverando la prima anima della trasmissione, quella legata ai problemi della gente comune.

3 alla querelle Claudio Lippi vs Fedez. Il rapper  si scaglia pesantemente su Twitter contro Tale e Quale Show per un’infelice frase del giurato che – come consuetudine – non è immune da peccati di presunzione. In seguito agli apprezzamenti in diretta di Conti, Fedez, comunque, ha cancellato il tweet.

2 alle polemiche eccessive sulla presenza dei Casamonica a Porta a Porta. In questi casi non importa il cosa ma il come.

1 alle polemiche e alla disinformazione sugli effetti del criptaggio dei canali Mediaset su Sky. Se la scelta di Cologno sia stata più o meno felice ce lo dirà il tempo, non certo un confronto – come quello fatto da Repubblica e ripreso da molti – tra gli ascolti di un film in replica (programmato dopo il criptaggio) e la prima puntata della fiction più forte di Canale 5 degli ultimi anni (programmata una settimana prima del criptaggio). In ogni caso sono da escludere i danni quasi “catastrofici” paventati da parte dei media (del resto tanti programmi di successo erano già criptati da un pezzo). Perchè poi nessuno considera i possibili danni di Sky derivati dall’assenza sul proprio bouquet del canale più visto della piattaforma (Canale 5)? Paradossalmente anche chi dice che l’unico a rimetterci sarà lo spettatore (abbonato Sky) implicitamente ammette un “danno” (da stabilire la portata) per la piattaforma satellitare che fa dall’orientamento al cliente la sua mission.

PORTA A PORTA, ASSOCIAZIONI GAY CONTRO BRUNO VESPA. FABIO CANINO: “SE CI FOSSE UNA LOBBY TU SARESTI A PULIRE I CESSI”

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Bruno Vespa, Lobby gay all'attacco di Francesco

Associazioni gay all’attacco di Bruno Vespa. Il conduttore Rai è stato oggetto di severe critiche da parte di alcuni esponenti della comunità omosessuale per un titolo comparso a Porta a Porta nella puntata di lunedì scorso. Nel programma della rete ammiraglia del servizio pubblico si parlava del caso Charamsa e nel vidiwall alle spalle del giornalista compariva la seguente scritta: “Lobby gay all’attacco di Francesco“.  Tanto è bastato per scatenare il vespaio.

Sono proprio incazzato! Stasera Vespa ha aperto porta a porta con la schermata che vedete, e poi ha pure aggiunto: “i gay seri sono preoccupati per quello che è successo”. Allora voglio sapere dalla Commissione Rai se è tollerabile che milioni di persone debbano sempre essere offese riconducendole a inesistenti lobby gay, se è mai possibile che la nostra vita sia mischiata con le lotte di potere interne alla gerarchie cattoliche, se è sopportabile che mai nessuno possa replicare a questo scempio della verità. Altro che Servizio Pubblico, questo è Servizietto Vaticano!!” ha tuonato Aurelio Mancuso, Presidente Equality.

A chiarire le intenzioni di quel titolo è stato lo stesso Bruno Vespa, con un tweet:

Il conduttore si è ulteriormente spiegato in trasmissione: “era evidente che non ci riferissimo alle associazioni gay“, precisando di aver riportato – apprezzandola – anche la dichiarazione della leader storica del mondo gay, Imma Battaglia.

Ci riferivamo a dei movimenti che ci sono in una frazione piccola ma abbastanza insidiosa del mondo cattolico che, guarda caso, se ne viene fuori con una cosa di questo genere alla vigilia di un sinodo sulla famiglia” ha ribadito Vespa.

Quindi, nessuna discriminazione. E in effetti, nella puntata oggetto di critiche, la discussione si è limitata al caso Charamsa e all’ambito vaticano. Il titolo ‘incriminato’, inoltre, non è stato posto come un assunto incontestabile, bensì come oggetto di possibile confutazione già in apertura di dibattito. “E’ corretto questo titolo?” ha infatti domandato lo stesso Bruno Vespa all’ospite Massimo Franco, intavolando il confronto.

Le opinioni espresse in studio, tuttavia, sono state critiche rispetto alla clamorosa rivelazione di Charamsa, quindi ciò che si potrebbe rimproverare alla trasmissione Rai è eventualmente una mancata polifonia sull’episodio specifico. Ma non certo una discriminazione nei confronti dei gay, che di fatto non abbiamo ravvisato né nei toni, né nelle intenzioni. Di lobby gay, peraltro, si era parlato in tempi non sospetti anche sui principali giornali. Ma nessuno, in quel caso, si stracciò le vesti.

Costantino Della Gherardesca vs Bruno Vespa

Di parere opposto, però, è stato Costantino Della Gherardesca, che su Facebook si è scagliato contro Bruno Vespa. Riferendosi al suo programma, il conduttore di Pechino Express non ha usato mezze misure:

Non è televisione di servizio pubblico, ma soprattutto non è buona televisione se non rispecchia la società in cui viviamo. La propaganda spiccia, mafiosa, avulsa dalla società reale, ha avuto il suo canto del cigno negli anni della TV di Berlusconi. E’ arrivato il momento di spazzarla via. Eliminare in modo definitivo queste carcasse balbettanti è un dovere della nuova dirigenza RAI

Fabio Canino vs Bruno Vespa

Ancora più pesante il commento di Fabio Canino:

E così al Vespone, accusato di intolleranza, è stata riservata… tolleranza zero. Tutto coerente, no?

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